Prosegue ormai da 5 giorni la protesta dei disoccupati diplomati dell'arcipelago delle Kerkennah, al largo di Sfax contro la società petrolifera Petrofac.
Domenica scorsa i manifestanti avevano bloccato l'ingresso della compagnia petrolifera accusata di non assumere i lavoratori in maniera limpida bensì utilizzando il sistema di favoritismi abbastanza diffuso in tutto il paese. Inoltre la compagnia è accusata di recare gravi danni ambientali (poche settimane fa vi è stata un'ingente fuoriuscita di petrolio).
L'arcipelago delle Kerkennah è al di fuori del circuito del turismo di massa, per questo motivo le principali attività economiche sono la pesca artigianale e l'estrazione petrolifera, quest'ultima non giova all'economia locale e al contrario gli ingenti profitti non vengono neanche utilizzati per continuare questo tipo di attività con le dovute norme di sicurezza o per le opere di bonifica in seguito ai disastri ambientali provocati dalla compagnia stesso come quello citato poc'anzi.
Domenica scorsa il governo centrale, dopo una finta contrattazione con i manifestanti che avevano bloccato l'accesso al villaggio principale dell'isola nonchè quello della compagnia Petrofac, ha inviato ingenti forze di polizia per disperdere i manifestanti a colpi di lacrimogeni e cariche ma trovando un'accanita resistenza. infatti dai blocchi stradali è partita un'intensa sassaiola.
Nei giorni seguenti gli scontri sono continuati e sono entrati in campo anche alcuni sgherri della compagnia petrolifera. Alcuni manifestanti sono tutt'ora in arresto.
Nei giorni seguenti gli scontri sono continuati e sono entrati in campo anche alcuni sgherri della compagnia petrolifera. Alcuni manifestanti sono tutt'ora in arresto.
Ieri un sit-in di informazione e denuncia è stato organizzato nella capitale davanti il teatro municipale in Avenue Bourguiba.
Intanto gli abitanti dell'arcipelago hanno lanciato un appello ad alcuni giornalisti indipendenti internazionali che riportiamo: "fai sapere cosa succede qui a kerkennah ...una guerra aperta. i ricchi del petrolio sono arrivati armati e di notte hanno iniziato a sparare lacrimogeni sulle case sulle donne su tutti una VIOLENZA INAUDITA. ..vai su kerkennah Island e guarda quello che succede. tutto il mondo deve sapere...come sfruttano rubano e maltrattano la povera gente..."
Tunisia, 8 Aprile 2016
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