I migranti appena sbarcati a Taranto vengono tutti identificati, divisi in base solo alla loro nazionalità, obbligati ad essere registrati, e la maggioranza viene respinta nei loro paesi d'origine, e, di fatto, col foglio di via, buttati, da parte dello stesso Stato, in una condizione di clandestinità, col rischio di essere rinchiusi in strutture tipo galere come sono già i CIE; senza informare dei loro diritti, dare tempo di presentare domanda di asilo in base alla loro situazione personale, senza garantire l'assistenza con la presenza di un traduttore, anzi approfittando del loro stato di paura, confusione, anche per far firmare documenti a loro incomprensibili; ecc.
Di fronte a questo
scempio non possiamo stare a guardare o limitarci a procurare loro i soldi per partire in una condizione in cui come clandestini possono solo finire nei CIE e nei rimpatri.
NOI DICIAMO: "NO HOTSPOT", "RICONOSCIMENTO
DEL DIRITTO D'ASILO A TUTTI I MIGRANTI DI GUERRA ED ECONOMICI".
Leggi articolo su proletari comunisti numero di aprile - info on line pcro,red@gmail.com
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