mercoledì 6 aprile 2016

pc 6 aprile - RENZI E GLI 80 EURO AI PENSIONATI... ASPETTA, ASPETTA, I PADRONI HANNO QUALCOSA DA DIRE (E NON SOLO LORO)

Quando è in difficoltà politiche serie, Renzi tira fuori la più classica delle promesse, gli 80 euro. Chissà chi gli avrà suggerito che questa sarebbe una cifra accettabile, prima per i lavoratori sotto i 1.500 euro e adesso pure per i pensionati al minino (501 euro mensili)? Ma una cosa è certa Renzi non ha nessuna paura del ridicolo… In vista delle amministrative infatti, tra i mille problemi seri che gli si sono scaricati addosso in queste ore, la promessa per i pensionati dovrebbe garantirgli i voti necessari a non perdere tutte le maggiori città dove si vota: Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli... 
In casi come questo, Renzi si “ricorda” che lavoratori e pensionati non stanno bene in questo paese: stiamo parlando, solo in questo ambito, di circa 30 milioni di persone!

In questo tipo di cose è in ottima compagnia perché anche i sindacalisti, sempre dopo che qualcuno accende l’attenzione, si mettono a ripetere peggio dei peggiori pappagalli che è vero, c’è la povertà, i contratti non si fanno ecc. ecc. e provano anche a dare le risposte alle domande che vengono
spontanee soprattutto ai padroni, che vigilano attentamente a che i conti dello stato siano in ordine, e ai loro giornalisti: sì, ma dove li troviamo i soldi per questa operazione?
Il premio per la risposta più stupida lo prendono sempre i sindacalisti: ma è chiaro, dicono, basta colpire gli “evasori” ecc. ecc. Come si sa, e come dimostrano gli scandali in serie, in questo sistema sociale gli “evasori fiscali” sono considerati normali. Di tanto in tanto i governi fanno le “sanatorie” (una delle ultime si chiama “voluntary disclosure” e, cioè, il governo conosce i miliardari capitalisti che hanno portato illegalmente il denaro all’estero per non pagare le tasse in Italia e fa una proposta ai delinquenti: riportate i soldi in Italia e lo Stato invece di arrestarvi e buttare la chiave vi permette di pagare una penale in denaro!). Ma i sindacalisti confederali, innanzi tutto, non lo fanno apposta, è che solo a sentir parlare di intaccare i profitti dei padroni gli viene l’allergia! La giustificazione a condimento di questo atteggiamento è da decenni sempre la stessa: c’è la crisi e i padroni hanno già tanti problemi… e infatti poi chiedono essi stessi di dare incentivi ai padroni di ogni tipo, grandi piccoli e medi!

Padroni che però stanno molto attenti a ciò che fa il loro beniamino, Renzi; mettono subito le mani avanti e avvisano tramite i loro giornali. Sugli 80 euro ai pensionati hanno già fatto i calcoli, sentiamo (Sole 24 Ore di oggi): ”l’estensione del bonus da 80 euro (finora destinato solo ai redditi da lavoro fino a 26 mila euro) anche ai circa 2,2 milioni di pensionati con trattamento al minimo costerebbe più di 2 miliardi. Somma da reperire in corso d’anno, qualora il Governo decidesse di giocare la carta di un intervento immediato, che diverrebbe facile preda di critiche e obiezioni in sede politica, venendo a cadere proprio a ridosso dell’imminente tornata elettorale.” E nonostante l’aperta ridicolaggine, continuano: “La coperta è corta e allora si tratta come sempre di scegliere, tenendo conto che vi sono tuttora oltre 3 milioni di pensionati ‘incapienti’, titolari di redditi talmente bassi da non essere nemmeno sottoposti a prelievo. E che quindi on beneficiano di alcuna misura di detassazione, al pari di altri 6 milioni di lavoratori.”
È chiaro l’avviso? Caro Renzi, se dai i soldi a quei 2,2 milioni, altri circa 9 milioni ancora più poveri potrebbero pretenderli… e la “coperta è corta”! E, infatti “Se si va nella direzione dell’aumento del potere d’acquisto di queste fasce di reddito, occorre allora predisporre un disegno più organico che metta in campo risorse decisamente più consistenti.” E qual è la sede più idonea? “la prossima manovra di bilancio”. Come? Si chiede, il giornalista, che fa tutto lui, si fa le domande e si dà e soprattutto dà le risposte a Matteo, che le ricordi bene (e non gli venga in testa di toccare i profitti!). “Il segnale forse più forte sarebbe affermare questa equazione, semplice all’apparenza: ogni euro recuperato dalla lotta all’evasione [questo ruba gli argomenti ai sindacalisti!] andrebbe destinato in primis all’incremento di redditi e pensioni al minimo.” Troppo bello, vero? Ma il nostro giornalista non è fesso, le sa tutte! Ecco la botta finale. “E i risparmi da ottenere grazie a una coraggiosa operai di riqualificazione della spesa [ma fin qui non si era parlato di tagli alla spesa sociale] dovrebbero essere interamente convogliati alla riduzione della pressione fiscale, in primo luogo quella che grava sul lavoro.” Eccolo qua. Noi padroni potremmo anche sostenerti in questa fesseria degli 80 euro dato che tu, Renzi, devi prendere voti alle elezioni, ma in cambio devi continuare a diminuire le tasse che paghiamo per i lavoratori…

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