pc 11 gennaio - Epurazione nella FIOM al servizio di Marchionne alla FCA SATA MELFI - venerdì presidio di controinformazione solidale alla FCA - Slai cobas per il sindacato di classe -coordinamento nazionale
Quanto
accaduto al comitato centrale della fiom venerdì 8 gennaio e’ di una
gravità senza precedenti nella storia dei metalmeccanici e dell’intera
cgil. Landini e la sua segreteria hanno chiesto al comitato centrale
della Fiom di non eleggere, su 17 proposte di sostituzione, nel comitato
centrale un delegato RSA della Fca di Melfi in quanto oggetto di un
ricorso alla commissione di garanzia interna da parte di due funzionari
Fiom della Basilicata, Molise e nazionale. Così facendo si è proposto di
violare clamorosamente le regole dello statuto che garantiscono
pienezza di diritti sino alla condanna in via definitiva nel secondo
grado di giudizio. La colpa del delegato Domenico Destradis che
oltretutto, come tutti noi, era all’oscuro di questo ricorso, e’ quella
di aver organizzato nei mesi scorsi un comitato intersindacale di
lavoratori e delegati Fca (ex Fiat) del centro sud contro il modello
Marchionne. Ma la sua vera colpa è aver continuato a scioperare in
fabbrica contro lavoro straordinario e ritmi assurdi e di non essersi
piegato alla linea della maggioranza della Fiom. Landini e la segreteria
nazionale hanno compiuto quindi un atto autoritario e dispotico
estraneo ai valori dell’organizzazione e avverso alla cultura della
partecipazione, del protagonismo, della solidarietà, dei diritti che la
sinistra politica e sociale declamano. Chiediamo pertanto l’immediata
cancellazione della delibera che ha escluso Destradis, la convocazione
di un nuovo comitato centrale per eleggerlo in ottemperanza a quanto
sancito dalla statuto della Cgil sui diritti della minoranza. Facciamo
appello a tutte le delegate e i delegati elette/i nei luoghi di lavoro.
Denunciamo e combattiamo insieme la deriva autoritaria in cui sta
precipitando il sindacato. Si vuole cancellare ogni voce critica, ogni
opposizione interna di chi chiede di rimettere al centro i bisogni di
chi lavora, la ripresa del conflitto. La torsione autoritaria e’ l’altra
faccia della sconfitta del sindacato nella battaglia mai combattuta in
difesa delle pensioni,del salario, dell’art.18 e della libertà di
contrattazione. Colpiscono Destradis e colpiscono il diritto e la
libertà della sinistra Cgil ma colpiscono ogni lavoratore e lavoratrice.
Firmatari i seguenti componenti del
comitato centrale: Sergio Bellavita- Eliana Como- Paolo Brini-Sasha
Colautti- Giuseppe Corrado- Christian De Nicola-Francesco Doro-Pasquale
Loiacono-Giuliana Righi- Antonio Santorelli-Antonella Stasi
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