Via al processo per l'amianto all'Olivetti
Ivrea, la prossima udienza il 25 gennaio. Annunciati 134 testimoni. Presente uno solo dei 18 imputati. Udienza aggiornata al 25 gennaio. Fra i rinviati a giudizio, i fratelli De Benedetti, Corrado Passera, Camillo OlivettiSaranno 134 i testimoni, 28 i consulenti e 23 le udienze fissate per ora del processo per le morti da amianto all'Olivetti che si è aperto questa mattina nell'auditorium del liceo Gramsci di Ivrea che darà ospitalità al dibattimento da oggi e fino a oltre metà luglio perché gli uffici giudiziari della città non dispongono di aule sufficientemente grandi per celebrare il dibattimento. Il giudice Elena Stoppini dal palco ha fissato le prime tappe tecniche davanti a decine di avvocati seduti in platea dietro un lungo tavolo con cinque microfoni, dalla parte della difesa. Il pubblico ministero, Laura Longo che sostiene l'accusa, dalla parte opposta con gli avvocati delle parti civili.
Dei 18 imputati era presente in aula soltanto Filippo Demonte Barbera (difeso dall'avvocato Claudio D'Alessandro) che è stato amministratore delegato della Ope, società controllata dalla Olivetti, dal novembre 1985 a giugno 1987. Ma man mano che si articoleranno le prossime udienze molti avvocati hanno annunciato la presenza dei loro assistiti, almeno quelli che si sottoporranno a interrogatorio. Demonte Barbera è accusato di omicidio colposo per la morte di un operaio che lavorava negli stabilimenti di San Bernardo a giugno 2012. "Non ho mai saputo che all'epoca ci fossero problemi legati alla pericolosità per i lavoratori esposti alle fibre di amianto - ha detto Demonte - e non ero uno dei dirigenti responsabili della tutela dell'ambiente. Sono venuto a conoscenza del problema amianto da un amico che lavorava in California dove si iniziava all'epoca a bonificare. In quegli anni si sapeva solamente della pericolosità del silicio". "Mi spiace - ha aggiunto - che oggi si ricordi l'Olivetti solo per queste morti, è stata una azienda che ha dato molto a me ma anche alla collettività".
Fra gli imputati figurano Carlo e Franco De Benedetti, Camillo Olivetti, e l'ex ministro Corrado Passera per un caso di lesioni. Telecom Italia che ha acquisito Olivetti è citata come responsabile civile. Al vaglio del Tribunale ci sono dodici casi di morte e due di lesioni. Tra le parti civili ci sono i sindacati, l'Inail, il Comune di Ivrea e la Città metropolitana di Torino, oltre ai parenti delle vittime.
Nel corso della prima udienza si sono discusse le incombenze preliminari e il ricongiungimento del procedimento nei confronti di un diciottesimo. Il pm Laura Longo ha accennato anche a nuove attività di indagine, recentissime, nello stabilimento dismesso di Scarmagno dove sono in corso accertamenti per accertare se vi sia ancora presenza di amianto. Il pubblico ministero che in alcuni passaggi dell'udienza è stata affianca dal procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ha chiesto anche la lettura delle deposizioni rese dalle vittime nella fase delle indagini preliminari, deposizioni che non saranno ripetibili in aula perché nel frattempo sono decedute. Ma il giudice ha respinto la richiesta. La prossima udienza sarà il 25 gennaio
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