Divampano le polemiche per una nuova vignetta del settimanale satirico Charlie Hebdo. La vignetta, realizzato da Laurent Sourisseau, ironizza su chi sarebbe diventato da grande il piccolo Aylan Kurdi, il bambino siriano di tre anni trovato morto a inizio settembre sulla spiaggia turca di Bodrum: un “palpeggiatore” in Germania. Il disegno mostra in alto l’immagine stilizzata del piccolo Aylan che giace senza vita sul bagnasciuga. Accanto la scritta: “Cosa sarebbe diventato da adulto il piccolo Aylan?”. Sotto, l’immagine di due uomini con la faccia da maiale che rincorrono una donna formosa. E la risposta: “Un palpeggiatore di sederi in Germania”.
L’accostamento della morte del bimbo siriano con la vicenda delle centinaia di donne molestate e derubate la notte di capodanno a Colonia da bande organizzate di migranti prevalentemente di origine maghrebina non è piaciuta a molti utenti della Rete. Sui social network imperversa il dibattito tra chi difende in ogni caso il diritto di satira e chi sostiene che, questa volta, il settimanale abbia davvero esagerato. Alcuni utenti propongono un'interpretazione alternativa: la vignetta, infatti, potrebbe essere intesa anche come satira del doppio standard utilizzato dai mass media per i rifugiati - da un lato lo sdegno unanime per la morte del piccolo Aylan, dall'altro la retorica che equipara tutti i migranti a degli stupratori.
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