Comitato per la Costruzione
del Partito Comunista Maoista di Galizia - Traduzione on ufficiale
Compagne e compagni,
Compagne e compagni,
Un forte saluto rosso dalla Galizia, nazione senza Stato nell’attuale Stato
imperialista spagnolo.
Compagni,
mentre preparavamo questo discorso, ci sono stati attacchi criminali nella città
di Parigi, la culla della Comune, prima esperienza di potere del proletariato
rivoluzionario che issò la bandiera rossa per le sue strade ed edifici e fu schiacciato
dalla reazione europea. Noi rendiamo omaggio al suo popolo lavoratore.
Vittime di questa azione barbara sono ancora una volta settori delle masse estranee
alle azioni criminali dello Stato imperialista francese. Un’azione che oggettivamente
è a vantaggio solo dei reazionari e imperialisti, come tutti potete vedere. Le
misure di emergenza sono più dittatura sul proletariato e il popolo lavoratore,
in Francia come altrove. Più fascismo!
Questo importante meeting ricorda il decimo anniversario della rivolta delle
Banlieues, una grande esplosione che ebbe protagonista la gioventù proletaria
emarginata e sfruttata dal regime della Repubblica borghese. Ed è oggi, nel contesto
dei nuovi fatti, che dobbiamo riflettere, analizzare e applicare la nostra
ideologia per analizzarne il potenziale rivoluzionario e la nostra incapacità
di dirigerlo. Perché sì, compagni, siamo noi che dovremmo stare alla testa della
lotta delle masse, non solo nelle fabbriche o nelle manifestazioni, ma anche
nelle banlieues, nei quartieri che sono lo scenario quotidiano di migliaia di
vite con aspettative frustrate e troncate da sfruttamento, precarietà ed emarginazione.
I quartieri della classe devono essere basi rosse di una nuova società,
germe di auto-organizzazione delle masse; che sono quelle fanno la storia, non
dimentichiamolo! Dobbiamo assumere come decisiva la lotta di classe!
Crediamo che sia una questione importante, perché la concentrazione di
grandi masse nelle città o megalopoli è una tendenza fondamentale delle società
capitalistiche e pone nuove sfide per poter accerchiare la cittadella borghese dai
quartieri proletari trasformati in basi rosse, basi d’appoggio, trincee di combattimento.
Questa via ci hanno insegnato le masse della Comune di Parigi, per questa
dobbiamo avanzare, anche per loro.
Noi siamo qui per imparare dalle vostre esperienze e rendere omaggio alla rivolta
popolare nei sobborghi operai, senza far distinzione per il background
culturale delle masse o la loro origine. Siamo una classe unica e sulla base di
questo principio fondamentale dobbiamo lavorare.
Per concludere il nostro intervento, vorremmo sottolineare che, partendo dal
rispetto per la religiosità delle masse, ci opponiamo con forza alle diverse religioni
monoteiste, e ai loro papi, poi e imam, in quanto sono base ideologica per il
dominio delle caste reazionarie in tutto il mondo e, quindi, non cesseremo
lottare contro ognuna di queste. Sono la base dell'oppressione delle donne e dei
comportamenti reazionari di molti uomini. Con istituzioni religiose la contraddizione
è antagonista, ma quelle con le masse che ne sono prigioniere dobbiamo cercare
risolverle come contraddizione in seno al popolo, nel rispetto consuetudini od
usi che non siano in contrasto con la nuova società.
Compagne e compagni.
le potenze imperialiste stanno preparando una nuova grande guerra e stanno creazione
le condizioni essa. Non sono cospirazioni, ma la lotta per la spartizione del
mondo delle potenze imperialiste. Sono fatti, sono davanti a noi e dobbiamo
denunciare e contrastare con forza i discorsi sciovinisti sul “modo di vita
occidentale”, affermando che questo non è altro che il modo di sfruttamento capitalistico
nella fase imperialista. La loro “civiltà” non è altro che oppressione e
sfruttamento per la maggioranza. Opponiamoci fermamente alle guerre
imperialiste e prepariamoci attivamente per la lotta rivoluzionaria di lunga
durata; per la rivoluzione proletaria mondiale.
Viva la grande unità della classe operaia!
Proletari di tutti i paesi, unitevi!
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