sabato 16 gennaio 2016

pc 16 gennaio - Sul 9° decreto Ilva - Perchè dobbiamo respingerlo, ma con la lotta! Non con "emendamenti" o "incontri istituzionali" o escursioni in Parlamento

Con alcuni emendamenti, che non intaccano la sostanza negativa, è passato alla Camera il 9° decreto Ilva, con 297 voti a favore e 164 i contrari, due gli astenuti.Ora ripasserà al Senato che se ne occuperà a partire dal 27 gennaio.
Già dire nono decreto unisce farsa a tragedia. Ogni "soluzione" fatta dai decreti, ultimo questo, imbriglia sempre più la matassa, si fonda su 'sabbie mobili', vischiose e porta solo rinvii e nere illusioni sui problemi reali, mentre la situazione peggiora sempre più per operai e popolazione, sia sul fronte del lavoro che della salute, della sicurezza. MA PER OPERAI E POPOLAZIONE NON CI SONO DECRETI!

Per questo 9° decreto PD e parlamentari di Taranto parlano ancora una volta di importanti risultati... Facendone anche una vittoria personale (vedi Pelillo) degli emendamenti passati alla Camera.  
In realtà, si tratta in generale di punti che il governo Renzi già aveva deciso, come lo stanziamento di 800 milioni per il risanamento ambientale e le bonifiche; 300 milioni per gli stipendi e i fornitori. 
Ma questi soldi andranno tutti per la gestione ordinaria in attesa della svendita dell'Ilva, sia perchè gli 800 milioni sono una miseria rispetto ai fondi necessari per risanamento e bonifiche (non dimentichiamo che la Todisco aveva quantificato in 8 miliardi il costo degli interventi - non fatti); sia perchè il governo stesso ha messo di fatto uno stop agli interventi più importanti (tipo copertura parchi minerali) dato che i nuovi padroni potranno cambiare l'Aia secondo il loro piano industriale.

Uno degli emendamenti riguarda le ditte dell'indotto, per cui è stato deciso, che per accedere alle garanzie del Fondo Pmi sarà sufficiente aver realizzato la metà del fatturato (e non più il 75%) grazie a commesse del gruppo siderurgico, in due anni anche non consecutivi successivi al 2010. Garanzie che potranno coprire fino all'80% dell'operazione finanziaria per un importo massimo di 2,5 milioni. 
Ma non è chiaro - e non lo dicono nè il governo, nè le associazioni padronali - se verranno pagati tutti gli stipendi arretrati degli operai.

M5S e 'Liberi e pensanti' alla Camera dei Deputati
Durante l'esame a Montecitorio è stato approvato all'unanimità un emendamento del Movimento cinque stelle che prevede che le risorse sequestrate al gruppo Riva - il famoso 1,2 miliardi di euro - saranno destinate ad un apposito fondo del ministero dell'Ambiente per le bonifiche, a parziale copertura delle anticipazioni pubbliche e a ulteriori operazioni di bonifica. 
Su questo emendamento il M5S plaude. Ma di cosa può essere soddisfatto? Si tratta sempre del famoso 1,2 miliardi che come un araba fenice ogni tanto compare (ma solo nelle parole) e poi scompare, e che ognuno tira per proprio conto, dai sindacati, ai partiti e ora anche il M5S. Ma qualcuno ha quantomeno il senso del ridicolo?! 
Parentesi: saranno soddisfatti anche i "Liberi e pensanti" che ora fanno "coppia fissa" con il M5S? 

Infine un altra modifica è stata di riportata dal 60 al 70% l'integrazione salariale per la solidarietà dei lavoratori di Genova Cornigliano.
Ma, appunto, solo per i lavoratori di Cornigliano. Per quelli di Taranto, la cui copertura al 70% scade a marzo, ancora non si dice niente, in compenso però si aumentano i Contratti di solidarietà a più di 3500, chiamandoli ora "esuberi temporanei" - brutta parola che anticipa gli esuberi "definitivi"...

Detto questo riportiamo stralci del decreto: 


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di accelerare le procedure di cessione del gruppo ILVA in amministrazione straordinaria ai sensi del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39; Ritenuto altresi’ necessario armonizzare la tempistica del Piano delle misure e delle attivita’ di tutela ambientale e sanitaria con l’autorizzazione all’esercizio d’impresa in costanza di sequestro, al fine di rendere effettiva la possibilita’ di esercizio da parte del cessionario;
(In realtà non c'è stata neanche "armonizzazione" ma ha funzionato solo "l'esercizio di impresa" - ndr)
EMANA
il seguente decreto-legge:
Art. 1
Accelerazione procedimento di cessione e disposizioni finanziarie 1.
1. All’articolo 4, comma 4-quater, del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo periodo, dopo le parole: “rapidita ed efficienza dell’intervento” sono inserite le seguenti: “, anche con riferimento ai profili di tutela ambientale“;
b) al secondo periodo, dopo le parole: “primaria istituzione finanziaria” sono aggiunte le seguenti: “o di consulenza aziendale“; la parola: “individuata” e’ sostituita dalle seguenti: “individuate, ai sensi delle disposizioni vigenti,“;
c) al terzo periodo, le parole: “Il commissario straordinario richiede al potenziale affittuario o acquirente, contestualmente alla presentazione dell’offerta, la presentazione di” sono sostituite dalle seguenti: “Le offerte sono corredate da“.
2. Entro il 30 giugno 2016, i commissari del Gruppo ILVA in amministrazione straordinaria espletano, nel rispetto dei principi di parita’ di trattamento, trasparenza e non discriminazione, le procedure per il trasferimento dei complessi aziendali individuati dal programma commissariale... assicurando la discontinuita’, anche economica, della gestione da parte del o dei soggetti aggiudicatari.
(si sta parlando della svendita dell'Ilva o di parti di essa, sottolineando la "discontinuità anche economica", che vuol dire per gli operai non c'è alcuna garanzia di continuità, nè in termini di lavoro, nè di contratti, livelli, diritti acquisiti - ndr) 

3. Al solo scopo di accelerare il processo di trasferimento e conseguire la discontinuita’ di cui al comma 2, garantendo nel contempo la prosecuzione dell’attivita’ in modo da contemperare le esigenze di tutela dell’ambiente, della salute e dell’occupazione, nelle more del completamento delle procedure di trasferimento, e’ disposta in favore dell’amministrazione straordinaria l’erogazione della somma di 300 milioni di euro, indispensabile per fare fronte alle indilazionabili esigenze finanziarie del Gruppo ILVA in amministrazione straordinaria... L’aggiudicatario, individuato all’esito della procedura di cui al comma 2, provvede alla restituzione allo Stato dell’importo erogato, maggiorato degli interessi...
4. All’onere derivante dall’erogazione della somma di cui al comma 3, si provvede mediante versamento all’entrata del bilancio dello Stato, per un corrispondente importo, delle somme giacenti sulla contabilita’ speciale... 
5. Ai fini dell’immediata attuazione delle disposizioni recate dal presente decreto, il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare con propri decreti, da adottare entro 10 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le occorrenti variazioni di bilancio...
(questi soldi sono soldi tolti da altri capitoli, detratti ai contribuenti; è come se gli stessi cittadini ammalati, vessati, pagassero l'Ilva, perchè continui l'attività in funzione della svendita ai privati - ndr)

6. L’organo commissariale del Gruppo ILVA in Amministrazione Straordinaria provvede al pagamento con priorita’ dei debiti prededucibili contratti nel corso dell’amministrazione straordinaria... In relazione alle condotte poste in essere dall’organo commissariale del gruppo ILVA in amministrazione straordinaria e dai soggetti da esso funzionalmente delegati... trova applicazione anche con riguardo alla responsabilita’ civile, l’esonero previsto dall’articolo 2, comma 6, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1...
(insieme a liberare i commissari della responsabilità penale per i rischi sulla sicurezza, con questo decreto li si libera anche dalla responsabilità civile - ndr)

7. All’articolo 2, comma 5, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1... le parole da: “Con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri” fino alla fine del periodo, sono sostituite dalle seguenti: “Fermo restando il rispetto dei limiti di emissione previsti dalla normativa europea, il termine ultimo per l’attuazione del Piano, comprensivo delle prescrizioni di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 3 febbraio 2014, n. 53, e’ fissato al 31 dicembre 2016... 
(Poi ulteriormente prorogato di 6 mesi, al 30 giugno 2017 - ndr)

8. Qualora la realizzazione del piano industriale e finanziario, proposto dall’aggiudicatario... relativamente allo stabilimento siderurgico ILVA S.p.A. di Taranto, richieda modifiche o integrazioni al Piano delle misure e delle attivita’ di tutela ambientale e sanitaria... esse sono autorizzate... 
(questo è forse l'articolo più grave, perchè consente al nuovo o nuovi padroni di peggiorare la stessa Aia, già di per sè insufficiente, in funzione del loro piano industriale e finanziario; quindi questo articolo è un via libera a continuare peggiorando inquinamento, rischi per i lavoratori, morti, ecc. - ndr)

10. Le procedure di cui al presente articolo si svolgono nel rispetto della normativa europea.
(questo è invece l'articolo più falso, Le procedure sono in realtà in aperta violazione della normativa europea, che ha lo già rilevato, sia per quanto riguarda gli aiuti statali, sia per le violazioni in materia di tutela della salute e dell'ambiente - ndr) 

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