venerdì 17 aprile 2015

pc 17 Aprile - VERSO LO SCIOPERO GENERALE DAL BASSO: LA CORRISPONDENZA DALLA ZONA INDUSTRIALE DI CARINI (PALERMO) DI QUESTA SETTIMANA


Continuando la nostra campagna per la costruzione di uno sciopero generale dal basso, oggi siamo tornati nella zona industriale di Carini e in particolare nello stabilimento dell'Italtel, impianto che adesso ospita anche altre aziende come la Selital e la Comelit. 
Lo spettacolo è desolante, i lavoratori, i pochi non in mobilità o cassa integrazione, entrano nello stabilimento con il contagocce: in circa un'ora sono entrati solo una quarantina di lavoratori appartenenti alle tre aziende citate poc'anzi.
Gli operai ci hanno confermato i dati raccolti qualche mese fa in occasione dello sciopero generale regionale dei metalmeccanici per quanto riguarda l'Italtel: 400 lavoratori di cui a lavoro circa 180/200 con una cassa integrazione a rotazione, uno degli operai ricordava che nel 1989, anno della sua assunzione, gli operai erano 1400...
Un operaio della Selital, azienda con 160 operai, ci ha informato che da domani entra in vigore il "contratto di solidarietà" e sebbene siano stati revocati 25 licenziamenti, verranno lasciati "a riposo" 120 operai e solo i restanti 40 continueranno a recarsi a lavorare.
Un operaio dell'Italtel ha chiesto informazione sul nostro sindacato e sulla nostra opinione politica, esordendo dicendo che "di scioperi generali ce ne sono stati già tanti" senza che abbiano sostanzialmente cambiato i rapporti di forza a favore dei lavoratori. 
Abbiamo quindi avuto modo di spiegare cosa intendiamo noi per sciopero generale dal basso, ben diverso dalla sfilata rituale dei sindacati confederali, Fiom compresa, e portando come esempio il modo in cui conduciamo le lotte con i nostri cobas (blocchi stradali, occupazioni dei palazzi del potere ecc). 
Da questa discussione abbiamo avuto ancora una volta la conferma che il riformismo politico di partiti di "sinistra" e la concertazione sindacale dei confederali sono la causa di una sorta di "delusione" da parte degli operai che spesso si rivolgono a partiti reazionari come il Movimento 5 Stelle, sebbene molti di essi siano ancora in cerca di un'alternativa reale per cambiare lo stato di cose.
Infine abbiamo conosciuto una giovane lavoratrice della Comelit e di conseguenza anche l'esistenza di questa ulteriore azienda all'interno dello stabilimento, che si occupa di impianti elettrici.
Alcuni lavoratori erano già a conoscenza dello sciopero della scuola del 24 Aprile prossimo a cui li abbiamo invitati come un primo appuntamento di lotta contro il governo Renzi che per quanto riguarda Palermo si terrà un conentramento a pza Massimo alle 11 per poi recarsi in Prefettura.

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