domenica 12 aprile 2015

pc 12 aprile - VERSO LA RIPRESA DEI "GIOVEDI' ROSSI": ...CONFLITTO CAPITALE-LAVORO SALARIATO... MA UN NUOVO ORDINE SOCIALE E' POSSIBILE


Quando un operaio vende la sua forza lavoro per un salario convenuto, non ha la consapevolezza che della sua giornata lavorativa una parte già consente al capitale di "pareggiare i conti", la restante parte della giornata diventa fonte di plusvalore e di profitto per il capitalista. Ovviamente le merci prodotte dall'operaio non gli appartengono, esse infatti appartengono a chi possiede le officine, le materie prime, gli attrezzi per produrre. All'operaio ritorna solo una minima parte e nel corso del tempo, e con i cicli produttivi sempre più tecnologici si crea una sovrabbondanza di prodotti che non vengono assorbiti dal mercato e vengono distrutti. 
C'è da considerare che ad ogni apporto tecnologico innovativo, i tempi per produrre una merce diminuiscono e conseguentemente anche il tempo di lavoro necessario che il capitalista paga per la forza lavoro, aumentando così in maniera inversamente proporzionale il tempo in cui l'operaio salariato produce gratuitamente.
Qui nasce il conflitto "Capitale-lavoro salariato", da un lato c'è una piccola classe di capitalisti straricchi e dall'altra una grande massa di proletari trasformati in salariati, di masse popolari impossibilitati ad appropriarsi della sovrabbondanza dei prodotti. 
In conclusione questa società capitalista viene soffocata dalla stessa sovrabbondanza. 
Un nuovo ordine sociale è possibile rovesciando questo sistema basato sul profitto e sul lavoro salariato, e costruendo un nuovo sistema socialista che sfruttando al meglio le forze produttive, distribuendo equamente e obbligatoriamente il lavoro per tutti, permette una qualità della vita sicuramente migliore sotto ogni punto di vista per tutti, in maniera egualitaria e in misura sempre crescente.

Una compagna del circolo proletari comunisti di Taranto 

Nessun commento:

Posta un commento