lunedì 13 aprile 2015

pc 13 aprile - Altro processo importante a Torino, quello Montefibre - Verbania per i morti di amianto 22 maggio prima udienza

Anche Montefibre è chiamata a rispondere dei morti d’amianto

Processo bis: l’accusa ribadisce le richieste del primo grado
Si è conclusa in Corte di appello a Torino la fase dibattimentale del processo Montefibre bis. Dirigenti dello stabilimento chimico di Verbania dal 1972 al 1988 sono chiamati in giudizio per 8 decessi da mesotelioma, 6 per tumore polmonare e per un caso di gravi lesioni determinate dall’inalazione di polveri d’amianto.
Assolti a Verbania. In primo grado, nel luglio 2011, vi fu l’assoluzione per tutti: prevalse la tesi che - sebbene il personale non fosse stato salvaguardato - il nesso causale tra queste malattie a lunga latenza e l’esposizione alla fibra cancerogena era da far risalire a periodi precedenti agli inizi degli Anni Settanta. La responsabilità dunque veniva attribuita ad altri vertici aziendali che non potevano comparire in giudizio perché deceduti. «Quello che abbiamo voluto dimostrare in secondo grado - spiega l’avvocato Giacomo Mattalia, dello studio legale di Laura D’Amico che rappresenta le parti civili - è che oggi ci sono riscontri scientifici che dimostrano come siano rilevanti anche successive esposizioni alle primissime per lo sviluppo di queste temibili patologie. Insomma se il giudice nella sentenza del 10 giugno ne terrà conto, faranno scuola per gli altri procedimenti».
«Condanne da 3 a 4 anni». A Torino la pubblica accusa ha confermato la richiesta a suo tempo formulata dal pm verbanese Nicola Mezzina: condanne dai 3 ai 4 anni di carcere. Nel processo a Verbania le parti civili chiesero complessivamente risarcimenti superiore ai 10 milioni: «In subordine questa volta abbiamo chiesto una provvisionale, in attesa di rivalerci in via definitiva in sede civile» fa sapere l’avvocato D’Amico.
In solido a rispondere per omicidio colposo e lesioni gravissime vi è oltre agli imputati, per morte intervenuta ridotti a otto, Montefibre, società in amministrazione controllata, che difficilmente potrà risarcire. Una situazione paradossale ma che non frena la richiesta di giustizia: il 22 maggio è fissata la prima udienza del Montefibre ter, per una nuova tranche di morti e di ammalati (in tutto 12).

Nessun commento:

Posta un commento