L’unica
vera “Exposizione”, l'unica vera “messa in mostra” di ciò che si aprirà il 1°
maggio a Milano è quella degli scandali, della corruzione, del malaffare, dello
sfruttamento selvaggio dei lavoratori e dello sfruttamento concreto oltre che delle
“speranze” di tanti giovani “volontari”, della lentezza con la quale procedono
i lavori, tanto che è oramai accertato che diverse strutture non saranno
affatto pronte. E infatti in questi giorni ci si è messo anche il premio Oscar
per la scenografia Ferretti che proprio per la lentezza aveva minacciato di
chiedere i danni d’immagine!
“Un
affare da 14 miliardi che è divenuta la chance – dice Perotti – per far uscire
dal cassetto i sogni ‘di ogni urbanista, ogni politico, ogni esponente della
cultura, della finanza, dell’industria’ e perfino di chi immagina il nuovo
futuro e ‘un nuovo paradigma per l’esistenza del mondo’. Tutti d’accordo:
sinistra, destra, sindacati, industriali. E quindi riqualificazione
urbanistica, nuovi sistemi di sviluppo, lotta alla fame del mondo, lavoro,
crescita e via andando.” (dal Fatto quotidiano).
Alla
corruzione sfacciata, alla delinquenza aperta, il governo ha cercato di mettere
varie toppe nominando il magistrato “anticorruzione” Cantone, accompagnato da
un profluvio di retorica sull’importanza dell’evento, sulla “fine dello
scandalo” dichiarato da Renzi in persona!!!
Ma che
l'Expo, come qualche altro “grande evento”, sia di fatto una trovata per dire
che alcuni lavori sono “prioritari” e quindi sostanzialmente non soggetti a
particolari controlli, è diventato chiaro a tutti; che questo “evento mondiale”
sia stato messo su praticamente per fare soldi sporchi in tutti i modi viene
anche confermato dall’informazione che sta circolando a livello mondiale o meglio dal silenzio “a livello mondiale” che lo
circonda!
E proprio
di questo si sono “accorti” e si lamentano i padroni attraverso un articolo del
Sole 24 Ore dell'11 aprile, che si chiede appunto cosa ne sanno all’estero. E si
risponde: “Forse poco. molto poco ... oltre al basso numero di articoli pubblicati,
altri due aspetti non sono secondari. Il primo: là dove si parla di Expo, lo si fa facendo riferimento ai ritardi, agli
scandali e alla corruzione. Il secondo: in nessun caso si parla del tema dell’Expo 2015 di Milano, cioè
nutrire il pianeta, energia per la vita.”
Dal francese Figaro al Washington Post, dal The Wall
Street Journal al New York Times… nemmeno un articolo! Il
China Daily Asia tre articoli ma per le “ambizioni della partecipazione cinese”.
E questo vale anche per altri cosiddetti paesi emergenti come il Brasile che vorrebbero
sfruttare l’evento come vetrina internazionale per i propri prodotti, la “penetrazione”
nei mercati europei, ecc. Il The Times of India un solo articolo ma che parlava
dell’Expo solo incidentalmente, all’interno di un altro discorso, e nella
stessa Europa non va per niente bene!
Questo silenzio sull’Expo
e sul tema dimostra non solo la poca importanza attribuita dai vari governi a
questa iniziativa, ma anche che proprio del tema “nutrire il pianeta” non
gliene frega niente soprattutto ai paesi imperialisti che nel mezzo di una
crisi senza precedenti pensano più alla guerra che al resto!
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