PALERMO - "È un fatto davvero terribile quello che è accaduto in mare 
nel Canale di Sicilia... tutto questo getterebbe una luce nuova, particolare 
sulla pericolosità di certi arrivi...
Signor procuratore, è un episodio che vi preoccupa? Il fanatismo 

religioso che prevale sulla solidarietà anche tra migranti è un 
elemento nuovo. "Assistiamo a diversi massacri in giro per il mondo, 
se da adesso dovessero avvenire anche negli arrivi via mare 
significherebbe aggiungere sofferenza a sofferenza, tragicità a tragicità... 
Lo scontro religioso che avrebbe fatto queste vittime apre uno 
squarcio senz'altro sconcertante".

Lei ha parlato di "pericolosità" di certi arrivi. Fino ad ora tutti 

hanno escluso che tra i profughi possano infiltrarsi elementi 
delle organizzazioni terroristiche. Anche lei è d'accordo?
"Sì, non abbiamo alcun elemento, allo stato, che possa farci ritenere 

ciò".
Il Procuratore di Palermo usa strumentalmente e vigliaccamente 
una tragedia per fare "terrorismo" sull'arrivo dei migranti, 
alimentando un allarmismo e oggettivamente un humus razzista. 
Si mette volutamente in luce il "fanatismo religioso" contro la 
solidarietà, quando proprio a Palermo nei giorni scorsi è invece 
la solidarietà popolare che è emersa.
Si nasconde che la vera ragione sono le condizioni disumane, 
allucinati in cui sono costretti a viaggiare i migranti, spesso 
giovanissimi e bambini. Nel caso concreto, poi, dai racconti è 
evidente che la questione religiosa è stata la scintilla di una 
condizione già tragica e che già stava portando a un nuovo 
affondamento dell'imbarcazione.
Si nasconde che i veri responsabili di queste condizioni e delle 
migliaia di morti in mare sono gli Stati imperialisti, in primis 
i nostri Stati europei e Italia, che con l'operazione Frontex 
lasciano volutamente morire i migranti.