giovedì 9 ottobre 2014

pc 9 ottobre - Operai contro Renzi e il jobs act - Lunedi Renzi a Bergamo e qualcuno lo aspetta...

VIA IL GOVERNO DEI PADRONI
L'ATTACCO VIOLENTO DI RENZI ALLA CLASSE OPERAIA RICHIEDE UNA MOBILITAZIONE ADEGUATA


I padroni anche nella crisi non perdono occasione per mantenere i profitti. Lavoratori ultra flessibili, piegati sotto il ricatto del lavoro, precari a vita, sono condizioni per aumentare lo sfruttamento. Questo è quanto vogliono dalgoverno. E il governo Renzi risponde: obbedisco!

• eliminazione di ciò che rimane dell'art.18 e di buona parte dello Statuto dei lavoratori
• demansionamento con riduzione di paga,
• video controllo/controllo a distanza,
• cancellazione dei contratti nazionali,
• fine degli ammortizzatori sociali

In continuità con i governi precedenti Renzi, con stile moderno fascista sta portando il colpo finale ai diritti dei lavoratori.
Ma sono provvedimenti che in gran parte 'regolarizzano' quanto già firmato unitariamente negli accordi nazionali, aziendali, o territoriali da Cgil/Fiom – Cisl/Fim – Uil/Uilm.
La messa in mobilità di operai con un contratto 'di tipo vecchio', con livello salariale e tutele sindacali maggiori, sostituiti con un numero inferiore di precari e apprendisti ricattati e sottopagati, introdotta in grande stile con l'accordo unitario del 2010 per 741 esuberi alla TenarisDalmine, ha fatto da apripista nelle altre aziende.
L'accordo fascista del 10 gennaio 2014 firmato dai segretari di Cgil Cisl Uil Confindustria, accettato formalmente e usato unitariamente nelle elezioni RSU da Fiom Fim Uilm, oltre all'esclusione delle lista Slai/cobas-Flmu/cub prevede la sottomissione dei firmatari alle esigenze aziendali, la rinuncia a difendere i lavoratori in cambio dei privilegi per l'organizzazione.
Gli accordi territoriali che stanno diffondendosi, Bergamo per la flessibilità, Pavia, Brescia solo pochi giorni fa, mettono i diritti dei lavoratori nelle mani dei padroni: in nome del profitto e della produzione, ferie, orari, tutele,condizioni di lavoro vengono gestite per la massima flessibilità necessaria per mantenere alti i profitti.
QUESTI EX SINDACATI, hanno già firmato (senza consenso) a monte con i padroni la rinuncia alla difesa degli operai, DI CONSEGUENZA POI ARRIVANO GLI ACCORDI AZIENDALI DALLA FLESSIBILITA' AGLI ESUBERI.

Non possiamo certo mettere nelle mani di questi ex sindacati la difesa della nostra vita. Questi sono interessati a difendere i loro privilegi e i loro affari (Cometa, Metasalute, Caaf...) e illudono i lavoratori che si possa presentare a
Renzi un piano alternativo per cavalcare la rabbia operaia (tra l'altro tutti abbiamo sentito le dichiarazioni televisive di pochi giorni fa, di Susanna Camusso e dello stesso Landini sulla possibilità di trattare sulla sospensione dell'art18 e del contratto a tutele crescenti...).

CONTRO QUESTI ATTACCHI UNA SOLA PUO' ESSERE LA RISPOSTA: NON SI TRATTA, SI LOTTA PER DIFENDERE I DIRITTI E LE CONDIZIONI DI LAVORO.
MA QUESTO E' CREDIBILE SOLO IN AUTONOMIA DA CGILCISLUIL, TOGLIENDOCI DI DOSSO QUESTE CATENE CHE CI LEGANO AGLI INTERESSI DEI PADRONI.
LA STRADA E' IL SINDACATO DI CLASSE NELLE MANI DEI LAVORATORI FONDATO SULLA PARTECIPAZIONE E IL PROTAGONISMO DEGLI OPERAI.

LUNEDI' IN MASSA A NEMBRO
CACCIAMO RENZI E IL SUO GOVERNO!


SLAI Cobas per il sindacato di classe
via Marconi 1 Dalmine 335 5244902 sindacatodiclasse@gmail.com
FLMU/CUB coordinamento di bergamo
via Donizetti 10 Dalmine 339 7313300 flmu.cub.bg@email.it

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