INTRODUZIONE
A nome del Comitato
porgiamo il saluto a tutti i compagni e organizzazioni qui presenti,
a tutti coloro che partecipano attraverso messaggi, a tutti coloro
che stanno sviluppando iniziative simili e sullo stesso tema in
questi giorni, a tutti coloro che sostengono nel mondo la guerra
popolare in India, perchè non possono non celebrare con noi il 10°
anniversario del PCI (M) che la dirige, organizza e, siamo certi, che
la condurrà alla vittoria.
Il meeting che teniamo
oggi non è la 2° Conferenza internazionale che avevamo proposto e
che volevamo realizzare, dopo quella coronata da grande successo di
Amburgo del 24 novembre 2012.
Abbiamo proposto che
questa CI si tenesse in un altro grande paese fuori dall'Europa, il
Brasile, al centro dello scontro mondiale tra imperialismo e popoli e
che ha visto proprio in questo ultimo anno l'esplosione della lotta
di classe e della rivolta popolare e dove i sostenitori della guerra
popolare in India sono numerosi e hanno una consistente base di
massa; anche per permettere a tante forze in America Latina di poter
partecipare direttamente alla CI, cosa che non si è ancora
realizzato in occasione della Conferenza di Amburgo.
Questa scelta è legata
alla natura stessa del Comitato che lavora per unire i popoli del
mondo nel sostegno alla guerra popolare in India, secondo la
concezione “nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con
le masse”.
I compagni brasiliani ci
hanno detto che non erano tuttora in condizioni di organizzare una
simile conferenza e hanno indicato anche la necessità di mantenere
alto lo scontro e il sostegno nell'Europa imperialista. Abbiamo
accolto la loro valutazione, ma restiamo della nostra idea e il
Comitato proporrà di lavorare nel futuro alla realizzazione della
Conferenza Internazionale in Brasile.
Non potevamo però
lasciare senza un evento di lotta e di sostegno l'importante scadenza
del 10° anniversario della fondazione del Partito Comunista
dell'India (maoista), e, quindi, contando sulle nostre forze abbiamo
deciso di organizzare un meeting internazionale e internazionalista
in questo mese e in contemporanea allo scatenamento della
celebrazione del 10° anniversario nel fuoco della gp e a fronte
della repressione genocida del regime indiano che si svolge in questi
giorni in India.
Il nostro meeting è
quindi con i delegati che hanno voluto accettare la proposta del
Comitato.
Si svolge in forme
riservate, corrispondenti alle condizioni concrete del paese e del
luogo in cui siamo e ha l'obiettivo non tanto di chiudere le
iniziative di sostegno per il 10° anniversario ma di aprirle in
tutto il mondo, con l'obiettivo della 2° CI.
Il meeting è l'occasione
per permettere a tutte le forze presenti, e dopo di esse, a tutte le
forze partecipanti a diverso titolo, di dibattere, pianificare la
continuità delle attività del Comitato con le proposte già
esistenti, prima tra tutte la delegazione internazionale in India, e
ogni altra iniziativa che i partecipanti vorranno proporre e
indicare.
Apriremo il meeting con la
lettura del messaggio che il PCI (M) ha preparato per questo meeting,
come propria partecipazione.
RELAZIONE
In
India si sviluppa impetuosa una guerra di popolo contro
l'imperialismo, il capitalismo burocratico e il feudalesimo.
Una
guerra di popolo è iniziata nelle regioni dove sono più profonde le
radici della rivolta alla miseria, allo sfruttamento capitalistico e
tribale, dove sono più acute le contraddizioni prodotte da uno
sviluppo fatto di saccheggio di risorse, oppressione di casta e
sfruttamento da parte del capitalismo legato e asservito
all'imperialismo.
Questa
guerra di popolo continua l'epopea straordinaria della rivolta armata
contadina di Naxalbari è ha trovato un nuovo livello di direzione,
guida e programma con l'unificazione del maoisti, eredi di Naxalbari,
nella fondazione del Partito Comunista dell'India (maoista).
10
anni dalla fondazione hanno dimostrato la potenza delle masse armate
dirette da un partito comunista maoista; grazie alla direzione di
questo partito la guerra popolare si è estesa in tutto il paese e ha
costruito le sue basi in circa un terzo di esso. Una guerra popolare
che è divenuta così la principale minaccia interna per il regime
indiano e per l'imperialismo in una zona cruciale del mondo. Una
guerra popolare che ha irradiato il suo messaggio e la sua forza tra
le masse oppresse di tutto il mondo.
E'
questa la base della nascita del Comitato internazionale, dello
sviluppo del sostegno alla gp che si è esteso in tanti paesi
attraverso sia campagne unificate, sia attraverso altre iniziative
autonome dal Comitato, e che ha avuto una sua tappa importante nella
Conferenza internazionale di Amburgo, organizzata dal Comitato e
dalla Lega antimperialista di Amburgo.
Soprattutto
dopo questa, anche il movimento internazionale di sostegno alla
guerra popolare e il CI sono diventati un pericolo per il regime
indiano e per l'imperialismo, che va via via prendendo iniziative di
pressione sui governi per fermare questa solidarietà e sostegno e
per colpire chi questo sostegno lo fa diventare una forma organizzata
di un potenziale possente movimento che tappa per tappa si sta
sviluppando.
Il
regime indiano ha scatenato la più feroce delle repressioni contro
il popolo in lotta. La gigantesca operazione 'Green Hunt' è una vera
e propria caccia all'uomo in cui le masse povere dell'India che si
ribellano sono trattate come animali da sterminare; una campagna di
guerra condotta dal regime indiano contro il suo stesso popolo, con
ampio dispiego di truppe super armate, oggi anche di droni, polizia e
milizie paramilitari che seminano terrore e genocidio nei villaggi,
con incursioni, deportazioni, stupri e massacri di massa.
Il
cuore di questa repressione è colpire il PCI (M), i suoi quadri, i
suoi dirigenti, i suoi militanti, i suoi sostenitori, non solo nelle
zone in rivolta ma anche all'interno delle città, delle università
e in tutte le classi e settori sociali che sostengono o simpatizzano
con la guerra popolare, la ribellione maoista, la ribellione armata
delle masse popolari.
Ma il
regime indiano per condurre questa operazione ha dovuto via via
abbandonare l'immagine coltivata di essere la “più grande
democrazia del mondo” per consegnarsi nelle mani di un nuovo regime
fascista indù, il regime di Modi. La rivoluzione anima sempre una
potente controrivoluzione che oggi in India colpisce
indiscriminatamente e vuole cancellare ogni opposizione politica.
In
queste settimane il regime di Modi scatena la repressione non solo
contro la guerra popolare, l'Esercito popolare, ma anche contro il
Forum per l'Alternativa politica. Come ha dichiarato il compagno Vara
Vara Rao: “il governo Modi lancia una guerra su vasta scala contro
i ribelli maoisti e il popolo che essi guidano, montando un'isteria
di guerra, una guerra agli ordini della grandi compagnie che puntano
al controllo e al saccheggio delle nostre risorse”.
Ma
più repressione, più oppressione non fanno che alimentare il
movimento di ribellione e la stessa opposizione. Colpendo il Forum il
governo mostra tutta la sua debolezza strategica e di classe, di
fronte a chi dice “il popolo è con noi, in quanto siamo per
l'autogoverno e per dare potere ai senza terra e ai settori oppressi
della società”.
Il
Comitato Internazionale di sostegno alla guerra popolare in India
esprime la più ampia solidarietà al compagno Vara Vara Rao, ai
partecipanti del Forum per l'Alternativa politica, ne richiede
l'immediata liberazione e fa appello a tutte le forze rivoluzionarie,
antimperialiste e progressiste nel mondo a sviluppare iniziative di
mobilitazione politica.
La
repressione non può fermare le grandi celebrazioni del 10°
anniversario, perchè non può fermare l'avanzata del popolo e della
sua avanguardia.
Riprendiamo
qui la risposta che ha dato Arundaty Roy ad un giornalista che le
chiedeva che differenza esistesse tra i maoisti e il popolo, con
riferimento alle zone in cui si sviluppa la guerra di popolo e il
movimento di massa popolare guidato dai maoisti; Arundaty rispondeva:
“Nessuna. Maoisti e popolo sono la stessa cosa”.
Lo
sviluppo del sostegno alla guerra popolare deve far conoscere alle
grandi masse del mondo non solo la forza delle iniziative armate
dell'Esercito popolare ma la natura dei movimenti popolari che il
partito dirige e che la guerra popolare involucra, anima; così come
ciò che i Comitati popolari rivoluzionari realizza nelle zone dove
la guerra popolare si insedia.
La
lotta armata si sviluppa nelle foreste, nelle campagne come
resistenza armata alle incursioni che distruggono villaggi e
deportano gli abitanti; villaggi e abitanti che senza la lotta armata
verrebbero cancellati, in una contesa in cui si vuole imporre uno
sviluppo del capitalismo che nega al popolo il diritto di esistere.
Come
abbiamo scritto fondando il CI: le masse indiane dirette dal PCI (M)
stanno scrivendo una pagina storica dello scontro di classe attuale
nel mondo. Dobbiamo contribuire a far comprendere al proletariato
mondiale che l'avanzamento della guerra popolare in India mette in
discussione i rapporti di forza non solo nel sud Asia ma in tutto
l'assetto del sistema imperialista mondiale.
Il
Comitato Internazionale si sviluppa come centro di azione e
propaganda, in cui via via coloro che vogliono sostenere la guerra
popolare possano prendere parte sia in forma unitaria e unificata,
sia in forma coordinata. L'estensione progressiva delle campagne in
circa 60 paesi dimostra la funzione internazionale del Comitato.
Le
campagne e le giornate internazionali hanno lo scopo di dare a tutti
la possibilità di partecipare e di unirsi nel sostegno.
Il
sistema imperialista non riesce ad uscire dalla sua più grave crisi
dagli anni '30, i suoi tentativi di affrontarla e superarla cadono
nel vuoto perchè essa trova origine nel funzionamento stesso del
sistema imperialista attuale. Nello scenario mondiale anche nella
crisi si realizza un divario sempre più grande tra la ricchezza di
un pugno di paesi imperialisti e la povertà di tre quarti
dell'umanità dei paesi oppressi dall'imperialismo, tra la ricchezza
nelle mani della borghesia e l'impoverimento assoluto e relativo dei
proletari e masse popolari all'interno dei paesi imperialisti, e, in
paesi come l'India, tra la straripante ricchezza di una borghesia
compradora e parassitaria e le condizioni di vita di miseria e fame
delle masse popolari.
Per
questo la guerra popolare è ben interna alla risposta dei popoli a
questa situazione e alla crisi di sistema; ed in questo è punta
avanzata oggettiva e soggettiva della lotta delle masse oppresse nel
mondo. Sostenerla quindi non è semplice solidarietà ma
partecipazione a questa guerra globale contro l'imperialismo.
Il
10° anniversario mostra che là dove alla guida della ribellione dei
popoli è un partito comunista, la ribellione delle masse non è
preda e pedina della contesa interimperialista, non è in mano a
forze reazionarie feudali che cavalcano la ribellione per riportarla
nell'alveo delle classi dominanti o addirittura per portare indietro
la ruota della storia. Il sostegno alla guerra popolare è quindi
anche il modo per contribuire perchè questa tendenza si affermi
ovunque è in corso la ribellione dei popoli.
Si
può cogliere adeguatamente l'importanza della gp e le ragioni per
sostenerla se essa la si inquadra nella situazione internazionale.
Oggi
nell'analisi del mondo da un lato si accentuano le contraddizioni
interimperialiste che possono portare ad una terza guerra mondiale,
dall'altro si alimentano i fattori della rivoluzione e si manifesta
chiara la contraddizione principale nel mondo d'oggi. La guerra
popolare in India viene ad essere obiettivamente un punto di
riferimento indispensabile per collocarsi dentro la contraddizione
principale e la tendenza principale nel mondo d'oggi.
Il
Comitato di sostegno alla guerra popolare non intende rinchiudere la
sua azione nella denuncia del regime indiano, che pure è
indispensabile e parte determinante della sua attività, ma favorire
la conoscenza e il riconoscimento dei fattori di unità di classe e
di unità antimperialista che esistono tra l'India e i paesi in cui
il Comitato opera.
In
India il governo è deciso a vendere e a spartire le risorse naturale
e umane del paese alle multinazionali imperialiste occidentali, ai
nuovi monopoli dei padroni della grandi fabbriche automobilistiche,
siderurgiche, come Tata, Essar, Jindal, Mittal, che traggono dallo
sfruttamento selvaggio di operai, spesso donne e bambini, i profitti
che permettono loro di diventare acquirenti e partecipanti dei grandi
monopoli internazionali del settore, in alleanza con i padroni dei
paesi imperialisti.
Su
questo deve esistere e può svilupparsi l'unità tra i lavoratori dei
paesi imperialisti e i lavoratori e le masse oppresse in India.
Il
Comitato attraverso l'azione, l'informazione ha un ruolo importante
da svolgere.
Nel
cuore dell'India la guerra contro il popolo e l'affermazione del
regime fascista indù riempie il paese di stupri di donne
guerrigliere, donne del popolo, nella guerra; e di stupri ripetuti
nelle grandi città falso modernizzate, nelle università, ecc.
La
lotta in India delle donne e la partecipazione delle donne alla
guerra popolare rendono questo movimento in India un'indicazione
generale per le donne in tutti i paesi del mondo. Il Comitato di
sostegno alla guerra popolare contribuirà a raccogliere sempre più
le forze possenti di questo movimento.
La
guerra popolare in India è volta a cambiare il volto del secondo
paese più popolato al mondo, ad incarnare lo spirito di cambiamento
che anima anche la gioventù ribelle in tanti paesi del mondo,
compreso nelle cittadelle imperialiste. Diffondere, quindi, gli
avanzamenti, gli insegnamenti, la natura dello scontro in India, tra
repressione di Stato e ribellione armata del popolo, è fonte e
stimolo per indicare un orientamento effettivamente rivoluzionario
alla ribellione della gioventù.
In
questo senso la linea, la prassi del CI è ben più che un organismo
di solidarietà, ma un arma e un valore aggiunto per tutte le forze
comuniste, rivoluzionarie, antimperialiste nel mondo.
E'
questa la base dell'unità raggiunta in piena autonomia con la guerra
popolare in India, con il PCI (M), di cui celebriamo il 10°
anniversario.
Questo
meeting è una tappa in questo cammino che non si può arrestare e
che tutti noi insieme dobbiamo far avanzare al servizio della
liberazione dei proletari e dei popoli.
Questo
è importante affermarlo proprio mentre in India quotidianamente
cadono i nostri martiri, i figli migliori del nostro popolo, i nostri
compagni, che dal cuore di quel paese affermano, con la voce del
messaggi del PCI (M): “in conclusione, noi desideriamo parlare
circa i grandi sforzi che voi state facendo in sostegno alla guerra
di popolo in India. Le notizie delle vostre campagne, le sue vivide
immagini, arrivano alle nostre fila, tra i combattenti dell'Esercito
popolare in tutte le forme possibili, attraverso le nostre riviste,
aperte o segrete, e parecchi altri mezzi. Quando essi sanno che i
loro fratelli e sorelle, in terre molto lontane, si alzano in
solidarietà militante con loro, e d essi vedono le immagini di
protesta davanti alle ambasciate indiane, nelle scritte murali, il
messaggio della loro rivoluzione alle masse di tanti paesi, i loro
cuori si riempiono di orgoglio, di coraggio. Noi non siamo soli! Il
nostro popolo è là! Noi siamo ovunque! Le vostre azioni ci ispirano
e ci rendono ancor più determinati! Noi rafforzeremo tutto il nostro
impegno per rispondere alla fiducia che riponete in noi”.
E noi
possiamo dire da questo meeting che la nostra azione sarà
all'altezza di questo messaggio!
MORTE
AL REGIME INDIANO!
MORTE
ALL'IMPERIALISMO!
ABBASSO
IL REGIME FASCISTA INDU' DI MODI!
STOP
GREEN HUNT!
LIBERTA'
PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI!
ONORE
AI MARTIRI DELLA RIVOLUZIONE!
VIVA
IL 10° ANNIVERSARIPO DEL PARTITO COMUNISTA DELL'INDIA (MAOISTA)!
VIVA
LA GUERRA POPOLARE!
VIVA
LA SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE!
VIVA
L'INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!
Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare India
27.9.2014
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