DIETRO IL BUTTARE TUTTA LA COLPA DELLE ALLUVIONI SULLA BUROCRAZIA E RITARDI, C'E' IL VIA LIBERA ALLO "SBLOCCA ITALIA" SENZA REGOLE PER I PADRONI E ACCELERAZIONI DELLE GRANDI OPERE DI DEVASTAZIONE AMBIENTALE
Mentre Renzi e Ministri continuano a tenersi ben lontani dalle zone alluvionate, e - come hanno gridato gli abitanti di Genova - al di là di cifre che vengono promesse, neanche le pale e le scope sono state date... (“E assicuro ai genovesi - ha "proclamato" Renzi - che non si sono piegati e che si sono rimboccati le maniche per spalare via fango e detriti dal loro futuro, l’impegno economico del Governo fin dalla legge di stabilità cui stiamo lavorando in queste ore”: 2 miliardi per il dissesto idrogeologico in tutta Italia")... Ora Renzi cerca di applicare anche su questa tragedia la tattica della "velocità", per far passare i suoi decreti, che a nulla servono per rispondere o prevenire tragedie come queste (“C’è bisogno di sbloccare i cantieri, come abbiamo iniziato a fare con l’unità di missione. Di superare la logica dei ricorsi e controricorsi che rendono gli appalti più utili agli avvocati che non ai cittadini”).
Mentre Renzi e Ministri continuano a tenersi ben lontani dalle zone alluvionate, e - come hanno gridato gli abitanti di Genova - al di là di cifre che vengono promesse, neanche le pale e le scope sono state date... (“E assicuro ai genovesi - ha "proclamato" Renzi - che non si sono piegati e che si sono rimboccati le maniche per spalare via fango e detriti dal loro futuro, l’impegno economico del Governo fin dalla legge di stabilità cui stiamo lavorando in queste ore”: 2 miliardi per il dissesto idrogeologico in tutta Italia")... Ora Renzi cerca di applicare anche su questa tragedia la tattica della "velocità", per far passare i suoi decreti, che a nulla servono per rispondere o prevenire tragedie come queste (“C’è bisogno di sbloccare i cantieri, come abbiamo iniziato a fare con l’unità di missione. Di superare la logica dei ricorsi e controricorsi che rendono gli appalti più utili agli avvocati che non ai cittadini”).
MA CHE C'E' DIETRO A QUESTO SBLOCCO DEI CANTIERI, CHE APPARENTEMENTE POTREBBE SEMBRARE UNA COSA GIUSTA E BUONA?
Con questa tattica, ostacoli oggettivi, di cavilli, burocrazia e ritardi, ricorsi al Tar, rischiano di diventare da un lato la coperta per nascondere il fatto che se ricorsi ci sono stati al Tar è anche perchè il sistema di assegnazione degli appalti a Genova, come in tutt'Italia è spesso impregnato di corruzione; e la soluzione non può essere certo di avallare in nome della rapidità queste corruzioni, ma solo quella che opere pubbliche così importanti per la salvaguardia della popolazione e dei territori dovrebbero essere portate avanti direttamente dallo Stato (ma dovrebbe essere un altro Stato, non al servizio degli interessi del capitale e del malaffare), con gestione e assunzione del personale necessario in proprio.
Dall'altro lato, una spinta, giunta al momento opportuno, per il varo rapido del decreto "Sblocca Italia". Un decreto che, dietro, i discorsi generici di "Grandi opere" vuole dare mano libera alle opere, come Tav, costruzione di inceneritori, cementificazione, ecc. che sono devastanti appunto per l'ambiente e le popolazioni; mentre a nulla servono per la salvaguardia di intere zone, per la ristrutturazione e messa in sicurezza di centinaia di scuole, ecc.
Un decreto che assegna appena il 3%, 110 milioni per gli interventi idrogeologici e 3.890 milioni per le "grandi opere" dei "cementificatori".
Un decreto che assegna appena il 3%, 110 milioni per gli interventi idrogeologici e 3.890 milioni per le "grandi opere" dei "cementificatori".
Un decreto, che dietro i discorsi di superare lentezze burocratiche e di semplificazione, di fatto vuole baypassare norme sulla sicurezza, controlli per verificare la regolarità.
"per es. tutte le norme che difendano paesaggi ed ambiente possano essere scavalcate per opere di stoccaggio, trivellazione e compagnia varia. E se la terra è privata ed appartiene a qualcuno che non la vuole vendere... c’e’ l’esproprio!...
Lo Sblocca Italia prevede il “titolo concessorio unico” con cui sarà sufficiente una sola domanda per eseguire ricerche e sondaggi prima e trivellazioni permanenti dopo. Adesso ci vogliono almeno due permessi distinti. Lo Sblocca Italia cambia tutto questo in nome della semplicità. E che importa se fra i due eventi sono passati anni e magari le realtà territoriali sono cambiate?...E chi darà questo titolo concessorio unico? Prima dello Sblocca Italia erano le regioni a decidere sulle trivellazioni in terra e Roma in mare. Adesso sarà Roma a decidere su tutto, una sorta di “ghe penso mi” di sapore berlusconiano. E’ evidente che questo non può essere costruttivo..." (Da Il Fatto quotidiano)
E, IN EFFETTI, INSIEME ALLE CONSEGUENZE - MOLTO UTILI PER I PADRONI E MOLTO NEGATIVE PER LE POPOLAZIONI E PER I LAVORATORI CHE LAVORERANNO NEI CANTIERI (fuori dai controlli), CIO' CHE EMERGE CON QUESTO DECRETO E' UN ALTRO ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA.
Su questo lasciamo la parola a Salvatore Settis e al suo intervento ieri sera a "Piazza pulita":
"Lo 'Sblocca Italia è anticostituzionale, per esempio per le nuove tratte ferroviarie lo 'Sblocca Italia' prevede una cosa illegale, anticostituzionale. Prevede
che il presidente delle Ferrovie venga nominato commissario straordinario; nel
caso che ci sia qualche contenzioso di natura paesaggistica, per es. la
tratta ferroviaria dovesse attraversare il centro di Firenze abbattendo il Duomo e
e la sovraintendenza dovesse protestare, chi decide è il commissario, il presidente delle Ferrovie...
Tutto questo è contro la Costituzione e la legge.
Sul fatto che tutto deve essere deciso
dal presidente del consiglio c'è un precedente, è durato dal 1022
al 1943... l'idea che debba decidere tutto e in ultimo il presidente del consiglio ha avuto corso solo per quei 20
anni...
Si ricorre al tema de l'urgenza per far
passare sotto delle violazioni gravi dei principi costituzionali e
della legalità che poi diventerebbero la regola
'Sbocca Italia' propone una totale assenza di regole
per cui ognuno fa quel che vuole, è il principio di Berlusconi: "padroni in casa propria"...
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