All’alba il blocco dei mercati generali;
alle prime ore della mattina quando, i lavoratori organizzati dal Sicobas sono tornati a manifestare contro le condizioni di lavoro praticate al Caat. La polizia rompe i picchetti, provocando la resistenza dei lavoratori con un fitto lancio di pietre, bulloni e petardi
alle prime ore della mattina quando, i lavoratori organizzati dal Sicobas sono tornati a manifestare contro le condizioni di lavoro praticate al Caat. La polizia rompe i picchetti, provocando la resistenza dei lavoratori con un fitto lancio di pietre, bulloni e petardi
La Questura ha optato per una militarizzazione totale del piazzale
antistante il Caat, il grande centro di smistamento dell'ortofrutta di
Torino e provincia. Qui si lotta, oltreche sulla piattaforma nazionale
di convocazione dello sciopero nazionale della logistica, anche su una
vertenza più locale e specifica, per far sì che le 32 cooperative che
gestiscono lo sfruttamento della forza-lavoro (perlopiù migrante e
facilmente ricattabile) convengano su un unico contratto uguale per
tutti.
Intorno
all'1 di notte, i già 200 poliziotti e carabinieri presenti, vengono
rinforzati dall'arrivo di 15 nuove camionette. E' la riproduzione
pedissequa del modello Valsusa ai confini della metropoli, per impaurire
quella forza-lavoro che negli ultimi due anni ha alzato la testa. Ma
come dice uno slogan fortunato, "il facchino paura non ne ha!". Intorno
all'1.30 iniziano ad arrivare drappelli di lavoratori e il presidio
cresce. La maggioranza i loro è stata direttamente a casa e non si
vedono al momento avoratori entrare. All'1 e 40 inizia un'assemblea dove
si ribadisce la volontà di protrarre lo sciopero fino a sabato se le
cooperatine non giungeranno ad un compromesso.
Circa un migliaio di lavoratori ufficiali e
altrettanti irregolari - denuncia il Sicobas -, il facchinaggio gestito
da qualche decina di cooperative, molte arruolate con metodi "da
caporalato", con lavoratori "sottopagati, spesso in nero, e in
condizioni di schiavitù'
Dopo essersi sparpagliati
per le vie di accesso al centro agroalimentare, tra Torino e Grugliasco,
hanno affrontato a volto coperto le forze dell'ordine, utilizzando i
cassonetti dell'immondizia per improvvisare barricate. Vere e proprie
scene di 'guerriglia urbana', con l'ingresso dei camion bloccato per due
volte.
16 ottobre: diretta dai cancelli e dalle città
La giornata di lotta el 16 ottobre parte con i primi picchetti dei lavoratori della logistica. A Padova
risultano già bloccati i depositi di Tnt e Hdl mentre i presidianti
invitano all'adesione anche i lavoratori di Arcospedizioni. locco totale
anche dei magazzini Bartolini a Treviso. Picchetto e blocco anche del magazzino Bartolini a Palmanova, in provincia di Udine. Dalla mezzanotte anche i lavoratori del magazzino Artoni di Cesena si sono fermati.
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