La sola forza che può condurre il popolo oppresso in India alla liberazione è il PCI(Maoista)
Compagni,
Come
TKP/ML salutiamo con sinceri sentimenti rivoluzionari il 10°
anniversario del Partito Comunista dell'India (Maoista).
L'unificazione
dei comunisti indiani sotto l’egida nel PCI (Maoista) ha rafforzato
la lotta rivoluzionaria in India. la borghesia reazionaria indiana
teme più di ogni altra cosa questa unità dei comunisti. L'unità
dei comunisti ha dato coraggio ai proletari e alle nazionalità
oppresse nel paese e aumentato la loro fiducia nella rivoluzione. Il
territorio sotto il controllo del PCI (Maoista) hanno oggi una
direzione più forte, che offre maggiori opportunità di avanzata
della rivoluzione.
Compagni,
Le
aree in cui le contraddizioni inter-imperialiste e le lotte derivanti
da queste contraddizioni si fanno sentire di più sono il Medio
Oriente e il Caucaso.
Anche
se apparentemente la crisi del sistema imperialista del 2008 sia
entra in stasi, essa non è stata superata affatto. La crisi è stata
molto pesante per il sistema. L'aumento della disoccupazione e della
povertà nel centro della crisi, gli Stati Uniti, ha avuto grande
impatto su gran parte dei lavoratori. La crisi economica nata negli
Stati Uniti ha colpito gravemente l'UE, con forte impatto su Grecia,
Portogallo, Spagna Italia e paesi simili, portando alcuni anche alla
bancarotta.
La
crisi che ha colpito tutti i paesi del sistema imperialista continua
ad accentuare le contraddizioni inter-imperialiste. La contesa tra
USA-Regno Unito, Russia, Shangai Cooperation Organization e l'UE e il
Giappone prosegue più aspra che mai.
Le
aree geografiche in cui la maggior parte degli imperialisti
combattono sono principalmente il Caucaso e il Medio Oriente.
In
Ucraina gli Stati Uniti e l'Unione Europea combattono insieme contro
la Russia. L'Ucraina era da tempo nell’agenda di Stati Uniti e UE.
Oltre a essere un grande mercato, l’essere sulla rotta di transito
delle ricorse energetica ne aumenta l'importanza. Lo sforzo dell'UE ,
sostenuta dagli Stati Uniti, di conquistare l'Ucraina sembra volgere
a favore della Russia grazie alle contromosse adottate. L'annessione
della Crimea, che faceva una parte dell’Ucraina, attraverso il
cosiddetto plebiscito, ha frustrato i piani degli imperialisti USA e
UE. Mentre proseguivano gli scontri tra i separatisti filo-russi e il
Governo ucraino, le truppe filo-russe mantenevano per lo più il
controllo su Donets e Lugansk, nelle regioni orientali dell'Ucraina e
all'ultima riunione della NATO si discutevano nuove misure contro la
Russia, la stessa Russia, con il suo accordo di pace con l'Ucraina, è
riuscita a vanificare i loro piani.
Il
Medio Oriente, essendo una regione sua ricca di ricorse petrolifere,
gas, oltre a essere un grande mercato, non è mai uscito dall’agenda
degli imperialisti. La realizzazione del piano USA di un Grande Medio
Oriente e l'occupazione dell'Iraq nel 2003, parte di questo piano, si
è trasformata in un bagno di sangue. Dopo l'Iraq, con i cambi di
regime in Libia, poi in Egitto e infine con la situazione
sopraggiunta in Siria, gli equilibri sono profondamente cambiati. Con
la Russia e l'Iran che spalleggiano il regime di Assad e la guerra
civile che continua, continua della fase di stallo dei tentativi di
Stati Uniti e imperialisti occidentali di rovesciare il regime di
Assad.
Dopo
solo tre anni dal ritiro delle truppe USA dall'Iraq nel 2011, queste
iniziano a tornarvi, una nuova fase si è aperta con la presa di
Mosul da parte dell’IS, alimentato e sviluppato dagli imperialisti
nel contesto della guerra civile in Siria.
Nel
corso della riunione NATO del 4 settembre in Inghilterra, i punti
all'ordine del giorno erano l'Ucraina e l'Iraq, per dare una base ai
piani per ridurre l'influenza della Russia in Ucraina e come
riprendere nuovamente il controllo sull'Iraq.
Le
manovre iniziate dopo la conquista di Mosul da parte dell’IS, col
pretesto delle ragioni umanitarie, per recuperare il controllo
sull'Iraq, non sono altro che il piano imperialista di ridisegnare il
Medio-Oriente. Agli imperialisti non importa alcuna tragedia
umanitaria o massacro. Gli imperialisti hanno taciuto di fronte ai
massacri perpetrato dal IS per conto degli stessi imperialisti, i
barbari attacchi sui curdi di Rojava, gli attacchi sugli Ezidi a
Shengal e la fuga di centinaia di migliaia di persone. Hanno deciso
di intervenire contro l'IS solo quando ha messo a rischio i loro
interessi in Iraq.
Gli
Stati Uniti e gli imperialisti europei occidentali sono ora alla
ricerca di truppe che facciano guerra all’IS in Iraq per loro
conto. La decisione di fornire armi ai Peshmerga nel Kurdistan
iracheno è parte di questo gioco. Gli imperialisti sono la causa del
problema non possono essere quelli che facilitano la soluzione. I
popoli del Medio Oriente devono rompere tutto questo gioco
imperialista. Tutte le forze progressiste e rivoluzionarie devono
unire le forze contro il mostro che è l’IS. Devono combattere
contro questa organizzazione reazionaria e contro l'imperialismo.
In
questo processo di spartizione del mondo da parte degli imperialisti,
i più colpiti sono i proletari e le nazioni oppresse. Ogni giorno
migliaia di migranti muoiono in mare aperto o lottano per le strade
per la vita e la morte. Le centinaia di migliaia di migranti che
sopravvivono e vengono a paesi europei sono costretti a vivere nelle
peggiori condizioni. Attacchi razzisti umiliano e uccidono i migranti
ovunque possibile.
Il
paesi semi-coloniali continuano ad essere saccheggiato dai paesi
imperialisti. Subappalto, povertà, disastri, manodopera a basso
costo, vengono presentati come il destino di questi paesi.
L’Africa
sta combattendo la povertà e la fame. Il progressivo diffondersi
dell’epidemia di Ebola provoca morte in massa in molti paesi
africani. I monopoli imperialisti si rifiutano di produrre e fornire
medicine a questi paesi in quanto questi non hanno i fondi per
pagarli e non ne traggono alcun profitto.
L'equilibrio
ecologico del mondo si sta deteriorando per la sete di profitto e ciò
mette inevitabilmente a rischio nei prossimi decenni il mondo stesso.
Tutto questo è risultato dell’insaziabile sete di profitto degli
imperialisti. Finché ci sarà il sistema imperialista, continueranno
lo sfruttamento, la guerra e il massacro dei popoli.
La
rivoluzione è l'unico via per i proletari e le nazioni e oppressi
per liberarsi dallo sfruttamento e dall’oppressione imperialista.
La classe operaia nei paesi semi-coloniali, dipendenti, imperialisti
e capitalisti non hanno altra liberazione che il socialismo.
Ciò
che spaventa di più gli imperialisti più sono i paesi in cui si
combattono guerre popolari. Le vere lotte anti-imperialiste oggi sono
quelle lotte condotte con le guerre di popolo. L'importanza della
guerra popolare in India sta nel fatto che essa mira alla vera
liberazione. La guerra popolare in India diretta dal PCI (Maoista) è
causa di paura per la borghesia reazionaria indiana e i loro padroni
imperialisti. L'attacco ai comunisti sotto il nome di Operazione
Green Hunt, l'uccisione di quadri del PCI (Maoista), il trattamento
brutale di centinaia di migliaia di prigionieri politici e l’arresto
di intellettuali quali Saibaba sono espressione di questa paura.
Il
sostegno nel mondo alla guerra popolare in India deve essere oggi più
forte di prima. Schierarsi con la guerra popolare in India aumenta la
tensione al socialismo. I comunisti dell'India non sono soli. Finché
avranno amici e compagni di tutto il mondo, la rivoluzione indiana
continuerà ad avanzare.
Viva
il PCI (Maoista)!
Viva
la guerra popolare!
Viva
l’internazionalismo proletario!
Abbasso
l'imperialismo, fascismo e i reazionari di ogni tipo!
27
Set 2014
TKP/ML
Ufficio internazionale
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