Proviene dalla federazione universitaria cattolica italiana – ne era il vice presidente.
La sua vicenda politica vera e propria, inizia comunque nel PDS (Partito Democratico della Sinistra), il partito che raccoglie ciò che di peggio rimane sulla piazza del vecchio PCI e della “finita” DC.
Diventa deputato nel '94 e da allora con mille stratagemmi, non molla più la “sedia” se non per passare a quella più comoda e tranquilla di senatore.
Dal 2000 al 2001 è presidente della commissione antimafia ma girano voci che nonostante fosse scampato a un attentato progettato da Provenzano, in quel suo incarico c'era qualche conflitto di interesse.
La sua è una storia di SCONFITTE e di VITTORIE pilotate, perché nonostante non riesca ad avere un bacino elettorale suo è sempre tra gli eletti.
Una delle tante cose che giocano a suo sfavore (e sono davvero tante) è la denuncia del suo ex addetto stampa che lo ha accusato di averlo fatto lavorare in nero per un certo numero di anni e con tante belle promesse in busta paga.
Andiamo ai nostri giorni, perché in fondo la sua storia è quella che è ma sempre simile a quella dei suoi “compari” rimane -
[In Sicilia abbiamo avviato una stagione politica rivoluzionaria. Abbiamo toccato i gangli vitali del vecchio sistema di potere. Sono i settori della formazione professionale, della sanità, della burocrazia, dei rifiuti e delle energie alternative … gestiti dalla vecchia politica in modo burocratico-clientelare e spesso affaristico-mafioso.]
Comincia sin da subito a usare toni alti e una volta dentro il “megafono” di Crocetta, fa la voce ancora più grossa – certo non spiega al suo pubblico che si trova in quella lista perché nel PD non è più eleggibile e che anzi aveva già fatto una legislatura in deroga.
Ha degli ottimi “compari” di viaggio – l'onorevole Cracolici ad esempio, del quale ben presto parleremo – il giovane Ferrandelli che il “buon Lumia” ha sostenuto nella corsa contro Orlando per la poltrona di primo cittadino della conca d'oro o forse è meglio definirla semplicemente Palermo perché poco è rimasto di aranceti e limoneti.
[Pochi giorni fa sono stato all’Università di Cambridge. Da anni partecipo in qualità di relatore ai lavori di studio e ricerca sull’economia criminale. Un convegno che si organizza da ben 32 anni coinvolgendo centinaia di esperti provenienti da tutto il mondo. Quest’anno mi è stato chiesto di affrontare il nodo spinoso del rapporto droghe-mafie. Ho pensato di inviarvi il mio contributo per condividere una riflessione che ha delicate e complesse ricadute anche sul piano politico nazionale e soprattutto globale.]
Quanto sopra, lo rilasciava in un'intervista del mese scorso, ma vi risparmio di leggervi il contenuto – posto il link ( http://www.giuseppelumia.it/?p=12669 ) per chi volesse rendersi conto delle innumerevoli facce del senatore “camomilla” - amo definirlo così perché se ha un pregio, è quello di non perdere mai la calma e di non scomporsi minimamente.
Che dire – il nostro è solo un breve tracciato, mediante il quale ci proponiamo di far conoscere un po più da vicino i politici di questa martoriata terra e certamente non potevamo dimenticarci di Lumia, anche perché c'era il rischio che i giovani lo scambiassero con il suo “telefonino omonimo” . . . quello sarebbe stato un problema.
Onorevole Lumia, vogliamo augurarle una buona e definitiva vacanza in qualche sperduta isola del pacifico, dove l'eco dell'incazzamento delle masse proletarie ritarderà ad arrivare – convinca i suoi compagni di merenda, giovani e meno giovani ad accompagnarla!
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