Raciti, segretario regionale (Sicilia) PD, annuncia di sfiduciare Crocetta . . . lo stesso giorno in cui M.R.Sgarlata ass.al territorio, accusata della costruzione di una piscina abusiva, si dimette!
Crocetta in un intervista - una delle tante rilasciate in questi giorni dice: Non solo non mi dimetto ma darò battaglia!
Ora
che il PD centri o non centri, non sono queste le ridicole cose che
ci possono interessare, è chiaro che il Presidente non serve più
nemmeno al potere costituito e non perché sia “uomo contro” ma
molto più semplicemente perché non serve più . . . non riesce a
fare bene nemmeno il gioco che gli avevano assegnato e quindi va
liquidato!
“Non
mi dimetterò mai, sono un combattente, uno che cade in battaglia,
Sono stato eletto dal popolo siciliano, la prima volta dal dopoguerra
che il centrosinistra vince in Sicilia.” queste sono le parole di
Monsieur le President . . . si
dimentica chiaramente che anche nel momento delle elezioni non
andava troppo a genio al suo amico (?) Cracolici e che solo il
Senatore Lumia gli stava dietro e non ricorda nemmeno bene tutte le
“balle” che andava a raccontare in giro e le posizioni che
prendeva per rimangiarsele un attimo dopo le sue elezioni!
“Al
suo posto
mi dimetterei” aveva detto Crocetta, annunciando alla stampa di
aver spedito gli atti alla procura di Palermo. E dopo appena 72 ore
ecco arrivare le dimissioni della
Sgarlata,
indicata in giunta dall'area
Renzi del
Pd “
Poteva aspettarsi qualcosa di diverso il caro governatore?
Toccare anche solo col pensiero il premier e sperare di uscirne immuni ?
E con il Professore (Leoluca Orlando) che gli tira il fiato ?
“Raciti?
Chi è Raciti?” ha replicato Crocetta da uomo intrepido o isterico
– questo non lo abbiamo capito bene – Io sono il presidente
eletto dal popolo siciliano, non dai partiti . . .
Crocetta
sa bene che tutti i presidenti sono stati eletti dal “popolo
siciliano” e sa benissimo anche come . . .sa molto bene quali sono
i giochi e chi da le carte e ne era consapevole anche durante i mille
comizi tenuti per tutta la Sicilia, raccontando la parabola del
“sindaco antimafia di Gela” che in molti bevevano tranne i GELESI
(spero si dica così) che ne avevano fatto le spese!
Monsieur
le President, stia tranquillo, non l'abbiamo preso di mira e non
siamo certamente i difensori d'ufficio del partito MODERNO FASCISTA
che il PD incarna ne tantomeno ci è simpatico Leoluca Orlando ma
ELLA deve rendersi conto che il ruolo di governatore non le è
propriamente congeniale e che forse rimanendo nella sua Europa,
qualche annetto di poltrona lo avrebbe guadagnato.
Davvero
non abbiamo capito se lei è un uomo INTREPIDO o un povero ISTERICO:
ci tolga il dubbio dimettendosi!
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