GOVERNO
RENZI-POLETTI E CGIL-CISL-UIL
GIU' LE MANI DALLA LOTTA DEI FACCHINI
GIU' LE MANI DALLA LOTTA DEI FACCHINI
PROLETARI
COMUNISTI, sostiene la mobilitazione dei lavoratori del settore della
logistica, che dimostrano con la loro lotta, la necessità di
ribellarsi allo sfruttamento-razzista-schiavista che tramite le
cooperative permette grossi profitti ai grandi padroni della
distribuzione sulla pelle dei lavoratori, attraverso il sistema
“illegale” di appalti e subappalti nelle logistiche.
Queste
lotte, con scioperi prolungati e blocchi dei cancelli, hanno il
merito di aver colpito nel cuore gli interessi di questa parte dei
capitalisti e ottenere anche risultati parziali, ma lo stato,
governo, prefetture sono subito scesi in campo per cercare di fermare
questo movimento con vari strumenti repressivi, limitazione dello
sciopero Granarolo e campagne criminalizzanti come quella all'Ikea
che ha cercato di contrapporre chi lotta e chi vuole lavorare anche
da schiavo.
Questa
reazione dei padroni e del governo ha legittimato sempre più azioni
di crumiri e polizia, come il caso della LD di Trezzo, intimidazioni
e attentati a lavoratori e ad attivisti sindacali.
Un
cambio di passo che ha l'obbiettivo di buttare fuori dalle logistiche
i sindacati di base e di classe che stanno organizzando la lotta in
stretto legame con i lavoratori, e pone la necessità di indirizzare
il movimento di lotta dei lavoratori contro chi mantiene in piedi
questo sistema: il governo comitato d'affari dei padroni, in questo
caso quelli delle cooperative del ministro Poletti..
Nelle
lotte i lavoratori hanno espresso spontaneamente ma con forza il
bisogno di unire le lotte delle logistiche, di allargare il fronte
della solidarietà attraverso la parola d'ordine “se colpiscono uno
colpiscono tutti”, uno spirito di classe unitario che deve avanzare
nella coscienza di far parte con tutto il movimento di un unico pugno
rivoluzionario che deve abbattere questo stato di cose marcio...tra
cui il neo-schiavismo delle cooperative.
In
questo quadro strategico del fascismo padronale, inaugurato da
Marchionne-Fiat l'alternativa sarebbe gestire l'esistente, che nella
migliore condizione di rapporti di forza favorevoli equivarrebbe ha
contrattare la vendita della forza lavoro nei magazzini e questo non
è certo quello a cui aspirano i lavoratori della logistica.
UNIAMO
LE LOTTE DELLA LOGISTICA
BASTA
NEO-SCHIAVISMO NELLE COOPERATIVE
SCIOPERO
GENERALE PER CACCIARE RENZI-POLETTI
Circoli proletari comunisti MI/BG–
PCm – Italia
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