Era normale, rientrava nella logica del potere, finito il tempo dei sorrisi tra Orlando e Crocetta si va oltre lo scontro politico, è guerra senza esclusione di colpi.
Il moderno fascismo di Renzi ha usato e continua a farlo, Palermo e la Sicilia come centro di sperimentazione politica anche se qualcosa deve essere andata storta in questa sorta di laboratorio perché Crocetta ovvero “Monsieur le President” non gode più di ottima salute “politica”, ne fuori ne dentro le sue ambigue alleanze.
Leoluca Orlando in realtà non ama molto fare il sindaco di una città alla frutta (con i contenitori di rifiuti trasbordanti e la TARI tra le più alte in Italia) e sappiamo anche che il ruolo di governatore è sempre stato il suo sogno mai esaudito. L'eterno sindaco di Palermo è così certo di poter “camminare sulle acque” che sceglie tempi e modi al di fuori di ogni logica di schieramento politico.
Che sia stato sempre insofferente alle varie discipline di squadra è sotto gli occhi di tutti e quindi difficilmente si farebbe trascinare ai piedi di Renzi anche perché molto probabilmente il suo fiuto ben collaudato negli anni, gli fa intravedere il premier come uno dei prossimi “perdenti” ed egli di quella squadra non vuol fare parte . . . finge di entrarci ma in realtà coltiva il suo ambizioso progetto.
Al Palazzo c'è il famoso sindaco di Gela -Rosario Crocetta- e il furbo Orlando ha capito che è seduto su un tubo di plastica a trecento metri da terra . . . basta beccare quel tubo ed è fatta.
E' così che è fatta la politica della classe borghese – i più forti sopravvivono e i più deboli, nella più pura delle filosofie spartane, vanno giù dalla rupe.
Noi siamo comunisti e non amiamo questa logica – certo non ci schieriamo a difesa di CROCETTA che E' UN NOSTRO NEMICO ma non andiamo ad applaudire ORLANDO che pure parte di quella logica fa e parte integrante di quel progetto di MODERNO FASCISMO rimane.
Saremo ancora nelle piazze e nelle strade a costruire la Rivoluzione Proletaria, boicottando le elezioni della borghesia e i suoi sindaci e/o presidenti il cui unico scopo è quello della restaurazione di un percorso pre-statuto dei lavoratori e non daremo un solo attimo di respiro a tutti loro – possano chiamarsi Renzi, Crocetta, Orlando.
Nessun commento:
Posta un commento