a partire dalla battaglia
per la cassa integrazione a salario intero e dalla riduzione dell'orario di lavoro a parità di paga
Difendere i posti di lavoro, rientro dei cassintegrati in cigs nell'unica platea operaia - Mittal o non Mittal
C'è una sola soluzione accettabile per gli eventuali esuberi: prepensionamenti per estensione legge amianto, lavori usuranti, legge Taranto risarcitoria, nella siderurgia "25 anni bastano".
Slai cobas per il sindacato di classe - Taranto
27 giugno 2020
In fabbrica i lavoratori mal sopportano la cassa integrazione a raffica e il perdurante stipendio ridotto
Da Corriere di Taranto - Gli stati generali protrattisi
per nove giorni sono finiti, ma l’indifferenza dei ministri Stefano
Patuanelli, Nunzia Catalfo e Roberto Gualtieri nei confronti della
delicata questione dell’ex Ilva continua. Tra i lavoratori si sta
insinuando la sensazione che sia ArcelorMittal a dettare, in silenzio, i
tempi di una vertenza sindacale che, al tirar delle somme, rischia di
dimezzare il numero dei dipendenti del gruppo siderurgico rispetto a
quanti erano il 6 settembre 2018 quando la multinazionale franco-indiana
ha preso in affitto i siti produttivi dell'Ilva: da 12.400 a 7.500 se
il Governo accetterà o sarà costretto ad accettare gli ulteriori 3.300
esuberi in tutti gli stabilimenti italiani, quello di Novi compreso.
Esuberi destinati a campare con la cassa integrazione ancora per
parecchio tempo. Di quante siano le persone che attualmente non servono
al ciclo produttivo di ArcelorMittal, secondo quanto dichiarato
dall’Amministratrice Delegata Lucia Morselli «il Governo era a
conoscenza dal 4 marzo, giorno in cui è stato consegnato ai suoi
esponenti il piano industriale»
.
.
Per raccontare ai lettori ciò
che ha detto Lucia Morselli a Bruno Vespa è necessario partire dalla
battuta finale quando, rispondendo alla domanda che intendeva sapere se
l’azienda siderurgica si salverà, l’Amministratrice Delegata di
ArcelorMittal ha detto: «L’Ilva si salverà di sicuro, l’Ilva è salva».
Secondo la manager il clima della trattativa tra Governo e Arcelor-
Mittal «è buono», nonostante i
ministri e lo stesso premier Giuseppe Conte abbiano definito
«irricevibile» il piano industriale. Alla domanda del conduttore del
programma televisivo ‘Porta a porta’ se sia preoccupata dalle
dichiarazioni di autorevoli esponenti del Governo che hanno minacciato
la nazionalizzazione, l’a.d. Morselli ha detto: «non devo essere io a
commentare queste dichiarazioni
».
Nazionalizzazione che, in
realtà, prevede l’ingresso di un partner (Invitalia) nella compagine
societaria e questo porta l’Italia intera e non solo i lavoratori
dell’Ilva, compresi quelli dello stabilimento di Novi, a chiedersi
chi avrà le quote
maggioritarie. Lucia Morselli con l’atteggiamento di chi vuole
sottolineare che sta dettando i tempi della trattativa ha aggiunto:
«Questo non è stato ancora deciso. L’accordo di marzo prevede che
ArcelorMittal rimanga, affiancata da un’altra partecipazione. Può anche
darsi – ha aggiunto l’Amministratrice Delegata – che ArcelorMittal
comperi l’acciaieria al prezzo fissato nel 2018». Le altre chicche della
baldanzosa intervista rilasciata da Lucia Morselli a Rai Uno sono
quelle secondo le quali «le difficoltà al mercato internazionale
dell’acciaio create dal Covid giustificano la richiesta di 3.200 esuberi
perché la produzione
dell’acciaio è diminuita del 50%». L’Amministratrice Delegata di ArcelorMittal ha altresì detto: «Stiamo
rispettando
il piano ambientale a Taranto che porterà a risultati straordinari».
Altra ammissione che ha fatto discutere molto è quella secondo la quale
«il Governo era a conoscenza da marzo degli esuberi e ha ritenuto di non
coinvolgere il sindacato».
I sindacalisti hanno chiesto un incontro
urgente al ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, ma al
momento in cui scriviamo non c’è ancora notizia di
convocazione e questo fa
salire la tensione nello stabilimento di Novi dove stanno per iniziare
altre quattro settimane di cassa integrazione Covid 19 e sanno già che
al termine di queste l’azienda chiederà la cassa integrazione guadagni
ordinaria. in fabbrica i lavoratori mal sopportano la cassa
integrazione a raffica e il perdurante stipendio ridotto...
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