Venerdì pomeriggio
si è animato il piazzale della Prefettura di Bergamo con la rabbia e
i cartelli le bandiere rosse della ribellione. Dai depositi dei
corrieri TNT in testa, ai magazzini della logistica, agli operai di
fabbrica, è stata forte la denuncia dai lavoratori di Si Cobas, Sol
Cobas, Slai Cobas per il sindacato di classe, in lotta per il
salario, il lavoro, le condizioni di lavoro, i diritti sindacali,
della repressione
capillare che ogni padrone sta intensificando fino a questi giorni in
cui l’emergenza sanitaria ha aggiunto la CiG Covid 19 che viene
usata selettivamente come anticipo dei licenziamenti.
Una resistenza quotidiana che ha trovato nel 19 giugno una punto di incontro nella solidarietà a tutti i proletari colpiti dalla repressione, ai popoli in lotta, per la liberazione di tutti i prigionieri politici nel mondo.
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