ma per chiarezza non condividiamo in questa posizione l'insistenza su "irresponsabile incapacità... politica scellerata..."
La privatizzazione della sanità, la gestione del potere politico nazionale e locale della pandemia sono espressione del sistema capitalistico. E' tempo che la lotta sia in ogni settore su basi di classe, così come è necessario che si pretenda e si lavori per il rovesciamento di governi centrale e locali e si apra la strada per l'effettivo rovesciamento rivoluzionario del capitalismo costruendo gli strumenti necessari
partito, fronte unito, forza combattente.
proletari comunisti/PCm Italia
27 giugno 20
*****
Nel ricordo degli oltre 200 operatori sanitari vittime del Covid-19. Un ringraziamento di cuore a loro e a quanti/e, rischiando la vita, si sono battuti in prima persona per vincere questa battaglia. Le condoglianze ai familiari di tutte le vittime di questi mesi.
In questi mesi di pandemia, la mancanza di 'salute e sicurezza' negli ambienti della sanità hanno fatto sì che fossero contagiati migliaia di operatori sanitari (medici, infermieri, Oss, addetti a servizi e pulizie).
Un cancro contro lavoratori e lavoratrici che producono la ricchezza della società in
termini di beni e servizi e che, troppo spesso se denunciano le mancanza di sicurezza, causa della perdita della loro e altrui vita, vengono ripagati con richiami, sospensioni e, addirittura, con il licenziamento.
Tante vite umane spezzate, oltre 35.000 uomini e donne, vittime in gran parte parte a una politica che nei decenni (con forte accelerata negli ultimi anni) ha determinato il pesante e grave depotenziamento e lo smantellamento del servizio sanitario pubblico e di leggi, come la 833/78, frutto delle lotte e delle mobilitazioni di quegli anni.
Processi di privatizzazione, taglio di personale, ospedali, posti letto, unità di terapia intensiva, infinite liste d'attesa, aumenti dei tickets ... che costringono utenti e pazienti a rivolgersi al privato per potersi curare in tempi ragionevoli.
Oltre a tutto ciò, l'irresponsabile incapacità e la politica scellerata di contrasto a risposte adeguate alla gravità della situazione, hanno fatto il resto. Il 40% dei decessi è avvenuto nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali), nelle Case di riposo per anziani, nelle Residenze per disabili fisici e psichici, mostrando e confermando che queste strutture sono diventate enti di profitto e di interessi politici ed elettorali.
Sono state negate, nel corso degli anni, cose elementari: la cura della persona anziana, cronica, non autosufficiente, la partecipazione di comitati di familiari e strutture aperte al territorio. La salute è uno stato di benessere psico-fisico e il prodotto del rapporto tra gli individui nel proprio contesto di vita; il malessere individuale è un sintomo di un contesto malato, che per primo deve essere curato.
La “normalità” ante Covid-19 ha dimostrato di essere già malata, l'unica cura è la partecipazione, la lotta e la mobilitazione, per una ben altra (e ben oltre) 'normalità'.
La salute è un bene e un diritto, l’organizzazione del servizio sanitario pubblico deve avere come obiettivo irrinunciabile l’attuazione di questo inviolabile diritto.
Difendere e sviluppare la sanità pubblica, solidale, uniforme e universale!
La salute non si delega, non si monetizza, non si subordina ad alcuna norma, contratto o legge!
- Comitato per la sanità pubblica della Versilia
- Coordinamento lavoratori e lavoratrici Autoconvocati (C.L.A.) per l'unità della classe
- Medicina Democratica movimento di lotta per la salute
26 giugno 2020
Nessun commento:
Posta un commento