Continuano ad arrivare messaggi, prese di posizioni di lavoratrici, donne per dire SI allo sciopero delle donne, NO ai divieti strumentali e gravi. Li pubblicheremo nel foglio del Mfpr che esce domani 8 marzo.
Non possiamo permettere alla CGS, al governo, ai Ministeri di usare
una seria emergenza sanitaria (per cui il governo oltre chiusure e
divieti, sta facendo molto poco, anche verso le lavoratrici e
lavoratori, in particolare quelli attualmente ipersfruttati della
sanità) per creare "terrorismo", un pericoloso precedente di attacco al
diritto di sciopero e alla condizione delle donne - che anche quest'anno
muoiono più di femminicidi, sfruttamento e infortuni sul lavoro, di
stress e malattie per tutto il lavoro domestico, di cura, scaricato
sempre su di loro che di coronavirus.
Non siamo d'accordo con il
governo che di fatto sta dicendo: "tutto chiuso, tutti in casa" (proprio
quello che le donne non vogliono, perchè significa oppressione, fatica,
dipendenza e a volte morte), ecc; una situazione che rischia di
peggiorare anche in futuro la nostra condizione e quella in generale
delle masse popolari.
I padroni, dai grandi ai piccoli, stanno usando strumentalmente il coronavirus per licenziare o mettere in cassintegrazione (vedi ultimo Alitalia), o tagliare i salari; ma anche per impedire assemblee, minacciare le operaie di provvedimenti (come alla NW di Bergamo), in aperta violazione del diritto di sciopero- che è pienamente legittimo anche se solo una sigla sindacale, come in questo caso, lo
indice e tutte le lavoratrici iscritte ad altri sindacati o non iscritte sono coperte sindacalmente.
Inoltre con le scuole schiuse in tutt'Italia
significa scaricare ancora di più sulle donne il peso della famiglia e
anche spesso perdita di salario o lavoro.
Occorre una disobbedienza civile! Se
non fanno questo i sindacati di base a fronte di aperte violazioni dei
diritti sindacali e di sciopero, si comportano come i sindacati
confederali che piegandosi alle "ragioni del sistema" sono diventati
loro parte del "sistema".
Anche Nonunadimeno nazionale, si è
subito adeguata al divieto di sciopero. Non ha voluto rappresentare la
necessaria alterità del movimento delle donne che rompe i divieti.
Il
divieto della CGS è gravissimo. E' la prima volta nella storia della
Repubblica che viene bloccato uno sciopero a livello nazionale! Mentre
non è certo la prima volta che vi sono "avvenimenti eccezionali di
particolare gravità o di calamità naturale". Se ci tolgono, ora con la
questione del coronavirus, domani con un'altra "emergenza", il diritto
di sciopero, siamo con tutte e due i piedi nel moderno fascismo.
Siamo
al paradosso, in tante realtà lavorative le lavoratrici sono costrette a
continuare a lavorare anche più di prima (vedi proprio settore
sanitario, pulizie, personale Ata nelle scuole, nel commercio, ecc.) e
invece non possono scioperare!
D'altra parte lo sciopero è un
diritto individuale che non può essere cancellato o subordinato ad altri
diritti altrettanto fondamentali.
Sono soprattutto le operaie, le
lavoratrici più sfruttate, dalla Necta, alla Brembo di Bergamo, dalla
Electrolux di Forlì alla precarie di Palermo, al personale della scuola,
ecc. che dicono: NOi non ci stiamo! Noi scioperiamo!
D'altra
parte non è vero che le masse sono solo "terrorizzate"; se si parla
in giro, la maggiorparte delle masse sono indignate, arrabbiate per
divieti del governo che non servono realmente.
SCIOPERIAMO E SCENDIAMO IN PIAZZA. Quando vi è un attacco a diritti
fondamentali (come diritto di sciopero, diritti umani dei migranti,
ecc.), quando appare l’ombra nera del fascismo, insieme alla denuncia
politica dobbiamo fare delle giuste AZIONI!
Noi dobbiamo essere l'alternativa, portare chiarezza e coraggio.
DA
TUTTA ITALIA, DA TANTI POSTI DI LAVORO, TANTE OPERAIE, LAVORATRICI, DONNE STANNO MANDANDO
MESSAGGI PER DIRE LO SCIOPERO DELLE DONNE SI FA.
L'8 MARZO USCIRA' IL FOGLIO DEL MFPR CHE RIPORTERA' GRAN PARTE DI QUESTI BEI MESSAGGI.
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