Riceviamo e pubblichiamo
Alla luce delle posizioni in larga maggioranza per il mantenimento dello sciopero delle donne, soprattutto da parte di operaie di fabbrica e lavoratrici, che stanno via via arrivando
lo Slai cobas per il sindacato di classe conferma lo sciopero del 9 marzo c.a.
Di seguito il precedente appello
APPELLO URGENTE
Per lo sciopero del 9 marzo siamo praticamente rimasti solo noi dello Slai cobas per il sindacato di classe (vedete anche l'articolo di oggi su Il Manifesto, con la variante che purtroppo anche l'USI ha proceduto alla revoca).
Il divieto della CGS è gravissimo. E' la prima volta nella storia della Repubblica che viene bloccato uno sciopero a livello nazionale! Mentre non è certo la prima volta che vi sono "avvenimenti eccezionali di particolare gravità o di calamità naturale", come scrive la CGS; in una situazione tra l'altro in cui arbitrariamente stanno facendo diventare "zona rossa" tutta l'Italia.
Questo costituisce pertanto un precedente molto grave e rischioso per le libertà fondamentali delle
persone. E in questo caso proprio delle lavoratrici, donne, che certo non è il coronavirus che uccide di più!
Siamo al paradosso, in tante realtà lavorative le lavoratrici sono costrette a continuare a lavorare - anche più di prima (vedi proprio settore sanitario, pulizie, ecc.) e invece non possono scioperare! (altro paradosso: finora non sono state bloccate manifestazioni cortei per l'8 e il 9 marzo, e invece non si può scioperare - QUINDI E' PROPRIO L'ARMA DELLO SCIOPERO CHE SI VUOLE ATTACCARE!).
D'altra parte lo sciopero è un diritto individuale che non può essere cancellato o subordinato ad altri diritti altrettanto fondamentali.
ALLORA COSA FACCIAMO?! E' chiaro che la CGS ci colpirà con pesanti sanzioni, altrettanto chiaro che con questa sospensione dello sciopero fatta dagli altri sindacati di base, da Nudm, l'efficacia in termini di partecipazione dello sciopero indetto solo dallo Slai cobas sc sarebbe di percentuali da prefisso telefonico (come si dice).
Ma il problema non è questo. Noi poniamo è una questione di principio fondamentale. Se ci tolgono, ora col la questione del coronavirus, domani con un'altra "emergenza", il diritto di sciopero, siamo con tutte e due i piedi nel moderno fascismo.
Ma vogliamo sentire le lavoratrici, le donne, non per scaricarci di responsabilità (noi stiamo ancora pagando alla CGS per lo sciopero delle donne del 2018), ma per non voler essere al di sopra e indipendenti dalla volontà delle vere protagoniste dello sciopero che si vuole attaccare.
Abbiamo, quindi, necessità di sentire il vostro parere. Noi non ci tiriamo indietro, se dite andiamo avanti, noi andiamo avanti. Se invece dite che siamo costretti anche noi a revocare, lo faremo facendo pagare alla CGS, al governo il massimo danno politico possibile.
Vi chiediamo, però di esprimervi urgentemente.
Se dobbiamo revocare, questo lo dobbiamo fare entro domani!
per Lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe
per Movimento femminista proletario rivoluzionario
Calderazzi Margherita - Taranto
Alla luce delle posizioni in larga maggioranza per il mantenimento dello sciopero delle donne, soprattutto da parte di operaie di fabbrica e lavoratrici, che stanno via via arrivando
lo Slai cobas per il sindacato di classe conferma lo sciopero del 9 marzo c.a.
Di seguito il precedente appello
APPELLO URGENTE
Per lo sciopero del 9 marzo siamo praticamente rimasti solo noi dello Slai cobas per il sindacato di classe (vedete anche l'articolo di oggi su Il Manifesto, con la variante che purtroppo anche l'USI ha proceduto alla revoca).
Il divieto della CGS è gravissimo. E' la prima volta nella storia della Repubblica che viene bloccato uno sciopero a livello nazionale! Mentre non è certo la prima volta che vi sono "avvenimenti eccezionali di particolare gravità o di calamità naturale", come scrive la CGS; in una situazione tra l'altro in cui arbitrariamente
Questo costituisce pertanto un precedente molto grave e rischioso per le libertà fondamentali delle
persone. E in questo caso proprio delle lavoratrici, donne, che certo non è il coronavirus che uccide di più!
Siamo al paradosso, in tante realtà lavorative le lavoratrici sono costrette a continuare a lavorare - anche più di prima (vedi proprio settore sanitario, pulizie, ecc.) e invece non possono scioperare! (altro paradosso: finora non sono state bloccate manifestazioni cortei per l'8 e il 9 marzo, e invece non si può scioperare - QUINDI E' PROPRIO L'ARMA DELLO SCIOPERO CHE SI VUOLE ATTACCARE!).
D'altra parte lo sciopero è un diritto individuale che non può essere cancellato o subordinato ad altri diritti altrettanto fondamentali.
ALLORA COSA FACCIAMO?! E' chiaro che la CGS ci colpirà con pesanti sanzioni, altrettanto chiaro che con questa sospensione dello sciopero fatta dagli altri sindacati di base, da Nudm, l'efficacia in termini di partecipazione dello sciopero indetto solo dallo Slai cobas sc sarebbe di percentuali da prefisso telefonico (come si dice).
Ma il problema non è questo. Noi poniamo è una questione di principio fondamentale. Se ci tolgono, ora col la questione del coronavirus, domani con un'altra "emergenza", il diritto di sciopero, siamo con tutte e due i piedi nel moderno fascismo.
Ma vogliamo sentire le lavoratrici, le donne, non per scaricarci di responsabilità (noi stiamo ancora pagando alla CGS per lo sciopero delle donne del 2018), ma per non voler essere al di sopra e indipendenti dalla volontà delle vere protagoniste dello sciopero che si vuole attaccare.
Abbiamo, quindi, necessità di sentire il vostro parere. Noi non ci tiriamo indietro, se dite andiamo avanti, noi andiamo avanti. Se invece dite che siamo costretti anche noi a revocare, lo faremo facendo pagare alla CGS, al governo il massimo danno politico possibile.
Vi chiediamo, però di esprimervi urgentemente.
Se dobbiamo revocare, questo lo dobbiamo fare entro domani!
per Lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe
per Movimento femminista proletario rivoluzionario
Calderazzi Margherita - Taranto
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