venerdì 6 marzo 2020

pc 6 marzo - L'unica occupazione che cresce è quella della Leonardo, fabbrica degli F35

Leonardo, la fabbrica dei “caccia” trasforma 76 contratti a tempo indeterminato

Leonardo, l’ex Alenia, lo stabilimento del polo aeronautico, assume in via definitiva 76 giovani dipendenti che fino ad oggi lavoravano con contratto a termine. La fabbrica dei caccia F35 trasforma i contratti dalla tipologia di somministrazione a tempo indeterminato.
A Cameri lavorano ormai quasi mille addetti, e negli ultimi anni la filosofia di Leonardo è stata quella di trasformare gradualmente i contratti con l’obiettivo della stabilizzazione, un’operazione concordata con il sindacato. I prossimi 76 sono gli ultimi dipendenti con contratto a somministrazione e la trasformazione avverrà, a seconda dei casi, tra l’inizio di aprile e la fine del mese di giugno.
«Da anni abbiamo sottoscritto con l’azienda - dice il responsabile sindacale della Cisl metalmeccanici, Gianluca Tartaglia - un accordo per cui gradualmente i lavoratori vengono stabilizzati. Si tratta di personale giovane e con una specializzazione molto elevata, che ha svolto presso Leonardo un periodo che può essere definito di rodaggio, brillantemente superato. L’azienda si è dimostrata molto collaborativa, ed ha anche tutto l’interesse a mantenere nel proprio organico addetti particolarmente qualificati».
Il sindacato è ottimista anche sui volumi di lavoro che avrà lo stabilimento di Cameri: «In questo sito - precisa il responsabile sindacale - si sta sviluppando l’hub per la manutenzione degli F35, e questo si aggiunge all’attività di assemblaggio di alcune parti dei velivoli. Il programma di lavoro è già sicuro fino a tutto il 2025, e in una fase come questa significa davvero dare una garanzia occupazionale al territorio».

Anche Leonardo sta poi procedendo all’incremento dello smart working, ma non tanto per i problemi da coronavirus, quanto per una precisa filosofia aziendale: «Questo tipo di mansione - osserva Tartaglia - è naturalmente possibile solo per alcune figure di impiegati, però viene favorito, per quanto è fattibile, il telelavoro».

Per quanto riguarda l’evoluzione della produzione a Cameri, si profila la possibilità concreta della vendita da parte degli Stati Uniti degli F35 all’Egitto. I velivoli verrebbero assemblati a Cameri, ma il paese nordafricano potrebbe acquistare l’intero pacchetto che include l’addestramento dei piloti e la manutenzione. Una seconda possibilità è l’acquisto dei caccia anche da parte della Germania; gli analisti Heinrich Brauss e Christian Molling sono gli autori del rapporto della German Society for Foreign Policy che è stato presentato il mese scorso al governo tedesco. La Germania deve sostituire i vecchi caccia da combattimento Tornado, ormai desueti, e i due specialisti hanno suggerito di includere fra gli aerei da acquistare proprio gli F35, sempre con assemblaggio a Cameri.                

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