Coronavirus, Mittal nega l’assemblea ai lavoratori: lunedì appuntamento davanti allo stabilimento
Manganaro: "Cinismo e arroganza: vogliono impedire ai lavoratori di informarsi sulla cassa integrazione"
Genova. ArcelorMittal nega ai lavoratori
l’assemblea convocata per lunedì mattina utilizzando l’emergenza
sanitaria e il decreto emanato ieri dal presidente del consiglio.
L’assemblea era stata convocata qualche ora fa dopo l’avvio da parte
dell’azienda della procedura di cassa integrazione per 130 lavoratori su
1000 per la durata di tredici settimane.
“Questa è la prova del suo cinismo ed arroganza – dice il segretario
genovese della Fiom Bruno Manganaro – utilizza coscientemente il
coronavirus per impedire ai lavoratori di difendersi dalla loro
prepotenza pianificando la richiesta di cassa integrazione dopo
l’accordo bidone fra governo e azienda, e nel momento in cui ci sono
problemi sanitari”.
Secondo la Fiom si tratta di un tentativo di “impedire che i
lavoratori siano informati e decidano come reagire alle provocazioni
aziendali perché sennò le mense? Gli spogliatoi? allora dovrebbero
fermare la fabbrica”. Ovviamente la risposta dei lavoratori è quella di
darsi appuntamento comunque lunedì 7 febbraio alle 7 davanti alla
fabbrica e decidere che iniziative intraprendere. “Hanno fatto male i
loro calcoli – dice il segretario della Fiom – lotteremo comunque contro
il tentativo che hanno messo in atto di far morire la fabbrica”
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