Con le scuole chiuse le donne sono costrette a stare chiuse in casa, a perdere giorni
di lavoro per badare ai figli o a spendere soldi per baby sitter;
ma nello stesso tempo da un lato le lavoratrici ATA invece devono andare a lavorare,
dall'altro quelle precarie delle cooperative vengono licenziate.
Mentre le lavoratrici delle fabbriche, degli ospedali, del commercio, delle pulizie, ecc.
lavorano come prima, senza nessuna maggior tutela, Dpi, ecc.
Alla fine, chi pagherà al doppio, anche in questa occasione, saranno le donne!
E PRETENDONO PURE CHE LE DONNE NON SCENDANO IN LOTTA,
NON SCIOPERINO.
Le azioni del governo, dei padroni di queste settimane sono invece una ragione in più
per scendere in sciopero e in piazza l'8 e il 9 marzo!
Altro che revoca della lotta!
Nessuna lavoratrice deve perdere giornate di salario - se sono costrette loro, o i padri,
a stare a casa devono essere giorni di congedo parentale retribuiti al 100%;
nessuna lavoratrici precaria, a tempo determinato deve perdere il lavoro
NON DA SOLE IN CASA, MA INSIEME IN STRADA!
MFPR
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