Il testo è di qualche mese fa ma è ancora valido
Il processo "Pace": la capitolazione dei talebani agli imperialisti americani occupanti e il suo regime satrapo.
Gli
americani chiamano i negoziati con i talebani "negoziati di pace", i
talebani li chiamano "negoziati per il ritiro delle truppe straniere
dall'Afghanistan". Ma il contenuto dei negoziati non è dato
dall'etichetta apposta, ma dalla loro essenza intrinseca, che ne
determina anche la forma. In questo senso vanno considerati i seguenti
aspetti devono essere esaminati:
1. L'essenza intrinseca dei negoziati.
2. Il contenuto intrinseco dei negoziati.
3. I negoziati come fenomeno.
4. La forma dei negoziati.
L'essenza
intrinseca dei negoziati è data dall'essenza intrinseca delle due parti e
la contraddizione tra le due è la contraddizione fondamentale dei
negoziati. Pertanto, l'essenza intrinseca delle forze occupanti, del
regime fantoccio e dei talebani deve essere identificata sulla base di
quale contraddizione tra loro va analizzata.
L'essenza intrinseca
delle potenze imperialiste occupanti è il loro essere imperialiste con
tutte le
qualità di ciò. L'essenza intrinseca del regime fantoccio è la
sua natura coloniale/semi-feudale. L'essenza intrinseca dei talebani è
il loro essere semi-feudali e semi-coloniali.
Quindi la
contraddizione che promana dall'essenza intrinseca dei talebani rispetto
agli occupanti imperialisti e il regime fantoccio è la contraddizione
tra l'attuale situazione coloniale e la richiesta di indipendenza
semi-coloniale, la cui rivendicazione è limitata e si basa sulla solo
parziale soluzione all'attuale contraddizione principale e non è in
grado di condurre la società alla soluzione finale della contraddizione
fondamentale.
In altre parole, la contraddizione fondamentale tra
talebani e occupanti imperialisti non corrisponde alla contraddizione
fondamentale della società; quindi, la contraddizione fondamentale tra
loro non è una contraddizione fondamentale nella società ma una
contraddizione non fondamentale. Allo stesso modo, la resistenza armata
dei talebani non è una soluzione a questa contraddizione - espellere le
forze occupanti attraverso la resistenza armata. Quella talebana è una
resistenza armata limitata, parziale e incoerente che, alla fine, si
conclude necessariamente col compromesso tra i due.
Dunque, il
contenuto di compromesso e collusione tra gli occupanti imperialisti e i
talebani dei negoziati in corso deriva fondamentalmente dalla loro
essenza intrinseca e dall'essenza intrinseca della contraddizione tra
loro, non dal negoziato tra loro quale fenomeno e forma di negoziazione .
Quali che siano le caratteristiche e la forma che il negoziato possa
assumere, fondamentalmente non cambieranno l'essenza collusiva di
questi negoziati, basati su collusione e complicità.
Inoltre, la
contraddizione tra il nucleo reazionario coloniale/semi-feudale del
regime fantoccio e il nucleo reazionario semi-coloniale/semi-feudale dei
talebani è la contraddizione tra l'attuale situazione coloniale e la
rivendicazione dei talebani di una indipendenza semi-coloniale, in
quanto la contraddizione tra le due situazioni non è una contraddizione
fondamentale sostanziale. La situazione coloniale e la situazione
semi-coloniale sono due diverse situazioni di dominio imperialista
fondamentalmente differenti dalla contraddizione tra la vera
indipendenza dall'imperialismo e la situazione coloniale, che è la
contraddizione fondamentale. Pertanto, così come la guerra tra il regime
fantoccio e i talebani non ha base nella contraddizione fondamentale
della società, i negoziati tra di loro - qualunque siano le dinamiche -
non ha base sulla contraddizione fondamentale della società e, nella
sostanza, sono collusivi e complici.
Dunque, l'inizio dei negoziati
tra gli occupanti imperialisti americani e i talebani è l'inizio del
processo di collusione e complicità tra loro e perciò, prima o poi, ne
seguirà la collusione e complicità tra talebani e il regime fantoccio.
In effetti, anche qui, non vi è contraddizione fondamentale tra il
regime fantoccio e i talebani. Dunque, ad entrambi i livelli, la
contraddizione non essenziale può essere risolta sulla base della
collusione e del compromesso tra le due parti, la guerra in corso tra
loro si interrompe e tra loro si instaura una pace reazionaria e
imperialista. Tuttavia, questa pace non si basa sugli interessi dei
popoli del paese, sarà essenzialmente un fattore di continuazione delle
future guerre imperialiste e reazionarie.
Sulla base della concezione
materialista e dialettica, si può dire che il processo di collusione e
complicità tra americani e talebani porterà infine alla continuazione di
una presenza coloniale diluita - e la continua presenza delle basi
militari e dell'intelligence imperialiste a questo scopo - così come la
forte dipendenza militare, politica ed economica del paese.
D'altra
parte, il processo di collusione tra il regime fantoccio (La Repubblica
islamica dell'Afghanistan) e i talebani (Emirato islamico
dell'Afghanistan) è anche il processo di fusione di "Repubblica" con
"Emarat", in qualcosa di più simile alla repubblica teocratica in Iran,
con un ruolo politicamente più rilevante per i mullah.
A seconda di
come si realizza questo processo, alla fine di esso, potranno essere
valutate la contraddizione principale e le altre contraddizioni
secondari. C'è anche la possibilità che tutto il processo non abbia
esito positivo e che i negoziati si interrompano. In tal caso la
condizione attuale potrebbe ulteriormente protrarsi.
Va anche notato
che tra le alte sfere militari e diplomatiche degli imperialisti
americani ci sono opinioni divergenti in relazione alla guerra in
Afghanistan. I politici hanno preoccupazioni elettorali, c'è anche la
preoccupazione di ridurre i costi finanziari della guerra, mentre
l'esercito la valuta socndo il calcolo militare di sconfitte e vittorie -
in particolare non vogliono ripetere il presunto errore del ritiro
prematuro dall'Iraq.
Tuttavia, va anche ricordato che gli americani
non sono disposti a consegnare, direttamente o indirettamente, tutto il
potere ai talebani; pertanto, i talebani saranno prima o poi costretti a
capitolare completamente agli occupanti americani e ad accettare una
parte secondaria nel regime fantoccio, dato che la via scelta dai
talebani è irreversibile e non possono tornare alla situazione
precedente.
Pertanto, i rapporti tra gli occupanti imperialisti
americani e i talebani stanno passando dal conflitto armato alla
collusione politica. È possibile che questa condizione di transizione si
concluda con la firma di un accordo. Questa situazione potrebbe anche
tradursi in una situazione di transizione, dallo scontro armato tra
talebani e il regime fantoccio a una situazione di confronto collusivo.
Tuttavia, attualmente non è possibile prevedere per quanto tempo durerà
questa situazione di transizione a quali tipi di difficoltà andrebbe
incontro.
Perciò, nella nostra analisi della mutevole complessità
della situazione, dobbiamo considerare i talebani una forza reazionaria
di resistenza armata scivolata sulla via della capitolazione di fronte
agli occupanti imperialisti e al regime fantoccio, che già hanno
ricevuto e riceveranno concessioni, e non considerarli più una forza
reazionaria impegnata nella resistenza.
La guerra talebana in corso
ha il solo scopo di aumentare i vantaggi della capitolazione con gli
occupanti e i loro satrapi, non è una guerra reazionaria di resistenza
contro di loro.
Partito Comunista dell'Afghanistan (Maoista)
Nessun commento:
Posta un commento