lunedì 2 marzo 2020

pc 2 marzo - La posizione dei comunisti afghani sull'accordo di pace Usa/Talebani

Il testo è di qualche mese fa ma è ancora valido

Il processo "Pace": la capitolazione dei talebani agli imperialisti americani occupanti e il suo regime satrapo.
Gli americani chiamano i negoziati con i talebani "negoziati di pace", i talebani li chiamano "negoziati per il ritiro delle truppe straniere dall'Afghanistan". Ma il contenuto dei negoziati non è dato dall'etichetta apposta, ma dalla loro essenza intrinseca, che ne determina anche la forma. In questo senso vanno considerati i seguenti aspetti devono essere esaminati:
1. L'essenza intrinseca dei negoziati.
2. Il contenuto intrinseco dei negoziati.
3. I negoziati come fenomeno.
4. La forma dei negoziati.
L'essenza intrinseca dei negoziati è data dall'essenza intrinseca delle due parti e la contraddizione tra le due è la contraddizione fondamentale dei negoziati. Pertanto, l'essenza intrinseca delle forze occupanti, del regime fantoccio e dei talebani deve essere identificata sulla base di quale contraddizione tra loro va analizzata.
L'essenza intrinseca delle potenze imperialiste occupanti è il loro essere imperialiste con tutte le
qualità di ciò. L'essenza intrinseca del regime fantoccio è la sua natura coloniale/semi-feudale. L'essenza intrinseca dei talebani è il loro essere semi-feudali e semi-coloniali.

Quindi la contraddizione che promana dall'essenza intrinseca dei talebani rispetto agli occupanti imperialisti e il regime fantoccio è la contraddizione tra l'attuale situazione coloniale e la richiesta di indipendenza semi-coloniale, la cui rivendicazione è limitata e si basa sulla solo parziale soluzione all'attuale contraddizione principale e non è in grado di condurre la società alla soluzione finale della contraddizione fondamentale.
In altre parole, la contraddizione fondamentale tra talebani e occupanti imperialisti non corrisponde alla contraddizione fondamentale della società; quindi, la contraddizione fondamentale tra loro non è una contraddizione fondamentale nella società ma una contraddizione non fondamentale. Allo stesso modo, la resistenza armata dei talebani non è una soluzione a questa contraddizione - espellere le forze occupanti attraverso la resistenza armata. Quella talebana è una resistenza armata limitata, parziale e incoerente che, alla fine, si conclude necessariamente col compromesso tra i due.
Dunque, il contenuto di compromesso e collusione tra gli occupanti imperialisti e i talebani dei negoziati in corso deriva fondamentalmente dalla loro essenza intrinseca e dall'essenza intrinseca della contraddizione tra loro, non dal negoziato tra loro quale fenomeno e forma di negoziazione . Quali che siano le caratteristiche e la forma che il negoziato possa assumere, fondamentalmente non cambieranno l'essenza collusiva di questi negoziati, basati su collusione e complicità.
Inoltre, la contraddizione tra il nucleo reazionario coloniale/semi-feudale del regime fantoccio e il nucleo reazionario semi-coloniale/semi-feudale dei talebani è la contraddizione tra l'attuale situazione coloniale e la rivendicazione dei talebani di una indipendenza semi-coloniale, in quanto la contraddizione tra le due situazioni non è una contraddizione fondamentale sostanziale. La situazione coloniale e la situazione semi-coloniale sono due diverse situazioni di dominio imperialista fondamentalmente differenti dalla contraddizione tra la vera indipendenza dall'imperialismo e la situazione coloniale, che è la contraddizione fondamentale. Pertanto, così come la guerra tra il regime fantoccio e i talebani non ha base nella contraddizione fondamentale della società, i negoziati tra di loro - qualunque siano le dinamiche - non ha base sulla contraddizione fondamentale della società e, nella sostanza, sono collusivi e complici.
Dunque, l'inizio dei negoziati tra gli occupanti imperialisti americani e i talebani è l'inizio del processo di collusione e complicità tra loro e perciò, prima o poi, ne seguirà la collusione e complicità tra talebani e il regime fantoccio. In effetti, anche qui, non vi è contraddizione fondamentale tra il regime fantoccio e i talebani. Dunque, ad entrambi i livelli, la contraddizione non essenziale può essere risolta sulla base della collusione e del compromesso tra le due parti, la guerra in corso tra loro si interrompe e tra loro si instaura una pace reazionaria e imperialista. Tuttavia, questa pace non si basa sugli interessi dei popoli del paese, sarà essenzialmente un fattore di continuazione delle future guerre imperialiste e reazionarie.
Sulla base della concezione materialista e dialettica, si può dire che il processo di collusione e complicità tra americani e talebani porterà infine alla continuazione di una presenza coloniale diluita - e la continua presenza delle basi militari e dell'intelligence imperialiste a questo scopo - così come la forte dipendenza militare, politica ed economica del paese.
D'altra parte, il processo di collusione tra il regime fantoccio (La Repubblica islamica dell'Afghanistan) e i talebani (Emirato islamico dell'Afghanistan) è anche il processo di fusione di "Repubblica" con "Emarat", in qualcosa di più simile alla repubblica teocratica in Iran, con un ruolo politicamente più rilevante per i mullah.
A seconda di come si realizza questo processo, alla fine di esso, potranno essere valutate la contraddizione principale e le altre contraddizioni secondari. C'è anche la possibilità che tutto il processo non abbia esito positivo e che i negoziati si interrompano. In tal caso la condizione attuale potrebbe ulteriormente protrarsi.
Va anche notato che tra le alte sfere militari e diplomatiche degli imperialisti americani ci sono opinioni divergenti in relazione alla guerra in Afghanistan. I politici hanno preoccupazioni elettorali, c'è anche la preoccupazione di ridurre i costi finanziari della guerra, mentre l'esercito la valuta socndo il calcolo militare di sconfitte e vittorie - in particolare non vogliono ripetere il presunto errore del ritiro prematuro dall'Iraq.
Tuttavia, va anche ricordato che gli americani non sono disposti a consegnare, direttamente o indirettamente, tutto il potere ai talebani; pertanto, i talebani saranno prima o poi costretti a capitolare completamente agli occupanti americani e ad accettare una parte secondaria nel regime fantoccio, dato che la via scelta dai talebani è irreversibile e non possono tornare alla situazione precedente.
Pertanto, i rapporti tra gli occupanti imperialisti americani e i talebani stanno passando dal conflitto armato alla collusione politica. È possibile che questa condizione di transizione si concluda con la firma di un accordo. Questa situazione potrebbe anche tradursi in una situazione di transizione, dallo scontro armato tra talebani e il regime fantoccio a una situazione di confronto collusivo. Tuttavia, attualmente non è possibile prevedere per quanto tempo durerà questa situazione di transizione a quali tipi di difficoltà andrebbe incontro.
Perciò, nella nostra analisi della mutevole complessità della situazione, dobbiamo considerare i talebani una forza reazionaria di resistenza armata scivolata sulla via della capitolazione di fronte agli occupanti imperialisti e al regime fantoccio, che già hanno ricevuto e riceveranno concessioni, e non considerarli più una forza reazionaria impegnata nella resistenza.
La guerra talebana in corso ha il solo scopo di aumentare i vantaggi della capitolazione con gli occupanti e i loro satrapi, non è una guerra reazionaria di resistenza contro di loro.

 Partito Comunista dell'Afghanistan (Maoista)

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