BERGAMO: OPERAIE DI MONTELLO IN LOTTA PER LA DIGNITA’.
Il lavoro reale
arranca ancora, come mostrano la contrazione oltre le stime per
l’attivita’ del settore manifatturiero in Italia ad ottobre, che segna il ritmo
di crescita piu’ debole da quattro anni a questa parte. L’indice
Pmi scende a 49,2 punti da 50 di settembre contro stime per un calo
49,7. È il livello piu’ basso da dicembre 2014. Quota 50 e’ la soglia di
demarcazione tra espansione e contrazione del ciclo.
Numeri
che vanno collegati al recente stop alla crescita del Pil, ferma nell’ultimo
trimestre, alla disoccupazione, tornata a crescere (10,1%) nell’ultimo mese ma
soprattutto alla mancata
occupazione, tutta solo ed esclusivamente – la poca che c’è –
precaria.
Lo
sanno bene
le 17 operaie della Montello, alle porte di Bergamo, da 10 anni al lavoro dentro uno dei più
stabilimenti italiani di riciclo rifiuti, assieme ad altre 500 lavoratrici, 90%
con cooperativa, donne e migranti, ora escluse dal cambio appalto alla Montello
spa. Dal 1 ottobre sono in lotta perchè lasciate senza lavoro, sostenute
dallo Slai Cobas per
il sindacato di classe che oggi, venerdì 2 novembre, ha convocato
stampa e solidali fuori dal Tribunale di Bergamo, a poca distanza dalla sede
della Cgil Bergamo.
Perchè
questa scelta nell’ubicare il presidio? Lo abbiamo chiesto a Sergio Caprini,
dello Slai Cobas – Per il sindacato di classe. Ascolta
o scarica.
Nella
prossima corrispondenza, invece, la voce di due lavoratrici in lotta. Ascolta
o scarica qui
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