Siamo 17 operaie della Montello, illegittimamente buttate fuori dal posto di lavoro in occasione dell’ennesimo cambio appalto.
Da oltre 10 anni lavoriamo dentro la fabbrica della Montello, assieme ad altre 500 persone, a dividere i rifiuti per il riciclo. Un lavoro pesante e rischioso per la nostra salute, tutto il giorno in piedi a seguire i ritmi dei nastri trasportatori per separare plastica o materiale anche pericoloso.
Siamo nella maggior parte donne e immigrate e questo viene usato per sfruttarci di più e toglierci anche i normali diritti contrattuali.
Nella fabbrica Montello, circa il 90% del personale è assunto con cooperativa. Quindi contratti svantaggiosi e pochi, pochi diritti sicuri.
Un duro lavoro, che oggi ci è negato, perché abbiamo deciso di lottare per i nostri diritti, come quello del riconoscimento delle 8 ore di lavoro che devono essere pagate 8 ore. La pausa di mezz’ora, a differenza di altre fabbriche, non ci viene pagata.
Con altre decine di operaie abbiamo lottato in fabbrica e fuori, abbiamo scioperato l’8 marzo unendoci alla lotta di tante altre lavoratrici e donne, in Italia e nel mondo, per la difesa dei diritti di tutti. Ma non siamo riuscite ad ottenere un accordo giusto.
Per questo siamo arrivate ad una prima vertenza legale per 17 operaie per il recupero della mezz’ora di pausa.
PER QUESTO OGGI SIAMO STATE ILLEGITTIMAMENTE BUTTATE FUORI!
Durante questa causa per la mezz’ora, la cooperativa EkoVar si è sciolta e Montello ha affidato l’appalto ad un’altra cooperativa, la Selection.
Anche se nell’accordo sindacale per il cambio appalto c’è scritto, nero su bianco, che tutte le operaie della cooperativa EkoVar devono passare alla nuova cooperativa, Selection da 2 settimane si rifiuta illegittimamente di assumere noi, le 17 operaie, per una sorta di ritorsione.
È UNA SITUAZIONE DURISSIMA PER NOI OPERAIE CHE SIAMO STATE BUTTATE FUORI. COME IMMIGRATE RISCHIAMO ANCHE DI NON POTER RIMANERE IN ITALIA, NOI E LE NOSTRE FAMIGLIE.
È UNA INACCETTABILE VIOLAZIONE DEI DIRITTI!.
FINO AD OGGI, CON IL SOSTEGNO DI MOLTE COMPAGNE DI LAVORO E DEL SINDACATO, ABBIAMO TROVATO LA FORZA DI NON MOLLARE, MA PER VINCERE, PER RIENTRARE SUBITO, CHIEDIAMO ANCHE UNA FORTE MOBILITAZIONE DI SOLIDARIETÀ E SOSTEGNO ALLA NOSTRA LOTTA.
BASTA DISCRIMINAZIONI PER CHI LOTTA PER I DIRITTI E LA DIGNITA’ DI TUTTI!
DOBBIAMO RIENTRARE SUBITO AL LAVORO ALLA MONTELLO!
Da oltre 10 anni lavoriamo dentro la fabbrica della Montello, assieme ad altre 500 persone, a dividere i rifiuti per il riciclo. Un lavoro pesante e rischioso per la nostra salute, tutto il giorno in piedi a seguire i ritmi dei nastri trasportatori per separare plastica o materiale anche pericoloso.
Siamo nella maggior parte donne e immigrate e questo viene usato per sfruttarci di più e toglierci anche i normali diritti contrattuali.
Nella fabbrica Montello, circa il 90% del personale è assunto con cooperativa. Quindi contratti svantaggiosi e pochi, pochi diritti sicuri.
Un duro lavoro, che oggi ci è negato, perché abbiamo deciso di lottare per i nostri diritti, come quello del riconoscimento delle 8 ore di lavoro che devono essere pagate 8 ore. La pausa di mezz’ora, a differenza di altre fabbriche, non ci viene pagata.
Con altre decine di operaie abbiamo lottato in fabbrica e fuori, abbiamo scioperato l’8 marzo unendoci alla lotta di tante altre lavoratrici e donne, in Italia e nel mondo, per la difesa dei diritti di tutti. Ma non siamo riuscite ad ottenere un accordo giusto.
Per questo siamo arrivate ad una prima vertenza legale per 17 operaie per il recupero della mezz’ora di pausa.
PER QUESTO OGGI SIAMO STATE ILLEGITTIMAMENTE BUTTATE FUORI!
Durante questa causa per la mezz’ora, la cooperativa EkoVar si è sciolta e Montello ha affidato l’appalto ad un’altra cooperativa, la Selection.
Anche se nell’accordo sindacale per il cambio appalto c’è scritto, nero su bianco, che tutte le operaie della cooperativa EkoVar devono passare alla nuova cooperativa, Selection da 2 settimane si rifiuta illegittimamente di assumere noi, le 17 operaie, per una sorta di ritorsione.
È UNA SITUAZIONE DURISSIMA PER NOI OPERAIE CHE SIAMO STATE BUTTATE FUORI. COME IMMIGRATE RISCHIAMO ANCHE DI NON POTER RIMANERE IN ITALIA, NOI E LE NOSTRE FAMIGLIE.
È UNA INACCETTABILE VIOLAZIONE DEI DIRITTI!.
FINO AD OGGI, CON IL SOSTEGNO DI MOLTE COMPAGNE DI LAVORO E DEL SINDACATO, ABBIAMO TROVATO LA FORZA DI NON MOLLARE, MA PER VINCERE, PER RIENTRARE SUBITO, CHIEDIAMO ANCHE UNA FORTE MOBILITAZIONE DI SOLIDARIETÀ E SOSTEGNO ALLA NOSTRA LOTTA.
BASTA DISCRIMINAZIONI PER CHI LOTTA PER I DIRITTI E LA DIGNITA’ DI TUTTI!
DOBBIAMO RIENTRARE SUBITO AL LAVORO ALLA MONTELLO!
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