Mentre lo Slai cobas sc di Bergamo e le lavoratrici continuano con tante iniziative la loro giusta lotta.
Questa grande solidarietà, la campagna lanciata a livello nazionale dallo Slai cobas per il sindacato di classe deve continuare fino al rientro delle operaie della Montello!
Stiamo raccogliendo tutti i messaggi, le firme, per socializzarli, perchè come è stato detto all'inizio "Quelle operaie sono tutte noi!" - la loro vittoria è una vittoria per tutte le lavoratrici, lavoratori in lotta.
Oltre le prese di posizione di cui abbiamo informato in questo blog, in particolare quelle di Potere al popolo, di Contropiano e altre
Riprendiamo qui altre arrivate in queste ore, giorni
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USB
LOMBARDIAesprime piena solidarietà e sostegno alle 17 lavoratrici licenziate in occasione del cambio appalto dopo anni di lavoro per la Montello, azienda di riciclo dei rifiuti operante in provincia di Bergamo che si avvale del sistema delle cooperative.
La lotta delle lavoratrici della Montello, scese in piazza anche in occasione dello sciopero femminista lo scorso otto marzo e oggetto di inchiesta dal basso sulle condizioni di sicurezza e di rischi per la salute, e' iniziata per il riconoscimento davanti al Giudice della pausa di mezzora cosi come avviene
in altre aziende.
Dopo aver svolto per oltre dieci anni un lavoro duro, rischioso, pericoloso, sebbene nell’accordo sindacale sia previsto il passaggio dalla vecchia cooperativa alla nuova, questa illegittimamente si rifiuta di assumerle.
La battaglia di queste lavoratrici, per la maggior parte giovanissime migranti e sotto il ricatto ulteriore del permesso di soggiorno, e'importante non solo perché intreccia la lotta di classe, di genere, antirazzista ma perche' evidenzia ancora una volta come il sistema delle cooperative sia lo schermo protettivo e distorsivo attraverso il quale si perpetua un meccanismo di diritti al ribasso, ricatto e deresponsabilizzazione da parte delle aziende che non assumono alle loro dirette dipendenze. Non e'accettabile che chi alza la testa per I suoi diritti paghi il prezzo della perdita del posto di lavoro e rischi addirittura di dover andare via dall'Italia, a causa del ricatto del permesso di soggiorno.
USB Lombardia, che vive ogni giorno sulla pelle dei suoi iscritti e delegati sindacali la patologia del sistema delle cooperative, partecipa alla mobilitazione a difesa di queste lavoratrici e invita alla massima partecipazione, a partire sia dalle iniziative pubbliche in loro sostegno che alla raccolta di firme on line e dentro e fuori i posti di lavoro.
Aggiornateci
sulle prossime iniziative di mobilitazione
Lavoratrici delle scuole di Milano
Alle operaie della Montello
Unità e sorellanza contro il doppio sfruttamento di classe e di genere.
#noistiamoconleoperaiedellamintello
Unità e sorellanza contro il doppio sfruttamento di classe e di genere.
#noistiamoconleoperaiedellamintello
Esprimiamo solidarietà e vicinanza attiva alle nostre compagne e a tutte le lavoratrici che, seguendo l'esempio di queste donne straordinarie, non si piegano allo sfruttamento che diventa ancora più violento se sei donna ed immigrata.
Come le operaie della Montello, anche noi lavoratrici della scuola, denunciamo un sistema basato sull'esternallizzazione del lavoro sottoposto al ricatto delle cooperative
e dei bandi al ribasso vinti sulla carne viva dei lavoratori.
L'8 marzo abbiamo scioperato insieme alle operaie della Montello e a tutte le donne che ogni giorni scelgono di non subire il ricatto, l'umiliazione e la violenza generata da un sistema basato sullo sfruttamento di genere.
Rimarremo al fianco delle operaie della Montello fino all'ultimo reintegro e fino a quando non verrà riconosciuto il diritto al recupero della mezz'ora di pausa.
Grazie carissime sorelle!
Il vostro esempio ci spinge a non cedere alla frustrazione, alla rivendicazione corporativa perché sappiamo che ogni diritto conquistato è un diritto riconosciuto a tutte e tutti.
lavoratori
autorganizzati della scuola.
Dal Si.Cobas poste tante firme
Da
quasi un mese 17 lavoratrici della Montello sono in presidio per
rispondere a un licenziamento politico. Si erano ribellate alla
sistematica - e illegittima - decurtazione delle buste paga e alle
terribili condizioni di lavoro in fabbrica. Sostieni la loro lotta.
HANNO POI PUBBLICATO L'APPELLO
Il sito Il Pane e le rose
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