La polizia blocca chi vuole manifestare e i giornalisti abbandonano il posto perché impossibilitati a fotografare!
Al moderno fascismo di Minniti e Gentiloni che avanza a grandi passi non basta più scrivere le veline della questura, adesso si impongono anche le foto che devono essere pubblicate!
dall'Ansa
Al moderno fascismo di Minniti e Gentiloni che avanza a grandi passi non basta più scrivere le veline della questura, adesso si impongono anche le foto che devono essere pubblicate!
dall'Ansa
Gentiloni ad Afragola, tensioni alla stazione di Napoli
Manifestanti bloccati da forze ordine prima dell'arrivo a
binari. I fotoreporter accreditati si sono allontanati per protestare contro
'l'impossibilità minima di esercitare il diritto-dovere di cronaca'
Redazione ANSA
NAPOLI
06 giugno 2017
Paolo Gentiloni
Tensioni nei pressi del binario 17 della stazione
ferroviaria di Napoli Centrale dove una ventina di disoccupati e militanti dei
centri sociali - che esponevano degli striscioni - hanno tentato di superare il
desk degli accrediti con l'obiettivo di avvicinarsi al treno che ha condotto
giornalisti e personalità ad Afragola (Napoli) dove era in programma
l'inaugurazione della prima fase dei lavori della stazione dell'Alta Velocità
progettata da Zaha Hadid, alla presenza del presidente del Consiglio Paolo
Gentiloni. Le forze dell'ordine hanno bloccato i manifestanti, che stavano
gridando slogan ("fuori la mafia dalle istituzioni") prima che potessero
arrivare sui binari.
"Siamo un paese che rialza la testa - ha detto
Gentiloni - e questa inaugurazione è carica di simboli e il primo è che con
questa inaugurazione diamo il messaggio di essere un paese che rialza la testa
perché un grande paese ha bisogno di grandi opere non possiamo essere l'unico
paese che considera l'opera di un architetto come una conquista, un passo
avanti che lascerà un segno, un'eredità. Lo Stato sarà presente qui in forze e
garantirà la sicurezza del territorio". Gentiloni ha detto di non essere
certo che ci sia un collegamento tra un rigurgito di violenza - dopo gli ultimi
omicidi nel Napoletano - e la grande opera ma ha detto che è certo che lo Stato
ci sarà.
"L'Istat - ha detto ancora Gentiloni - ci conferma con
dati incoraggianti che il Paese si muove. L'Istat ci ha confermato oggi dei
dati molto positivi e incoraggianti che confermano che il paese si muove,
l'economia cresce a ritmi maggiori di quelli che noi stessi avevamo previsto:
queste sono occasioni che un paese non può sprecare. Un grande Paese deve
essere orgoglioso delle sue grandi opere".
Nello scalo alle porte di Napoli, da lunedì prossimo, si fermeranno i
primi convogli.
I fotoreporter accreditati alla cerimonia di inaugurazione
della nuova stazione ferroviaria della linea ad Alta Velocità ad Afragola, a
cui partecipa il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, si sono allontanati
per protestare contro 'l'impossibilità minima di esercitare il diritto-dovere
di cronaca e documentare in maniera adeguata l'importante evento'. In una nota
diffusa dall'Ordine dei Giornalisti della Campania e dall'Unione Giornalisti
Informazione Visiva i fotoreporter denunciano, 'ancora una volta, la mancanza
di sensibilità degli organizzatori di eventi di questa portata nei riguardi di
professionisti giunti sul posto. Come al solito, non sono state previste
postazioni adeguate per i fotoreporter ai quali è stato detto, solo una volta
giunti sul posto, che le immagini dei passaggi fondamentali della visita del
premier Gentiloni, a partire dall'arrivo in stazione e alla successiva visita
nel cantiere, sarebbero state fornite da Ferrovie e dalla presidenza del
Consiglio'.
'Ci dispiace pensare che forse la presenza di obiettivi fotografici diversi da quelli della comunicazione ufficiale, non siano più graditi. Di fatto una censura - si legge nella nota - male giustificata da esigenze di sicurezza, che non permette una descrizione adeguata e imparziale dell'evento'.
'Ci dispiace pensare che forse la presenza di obiettivi fotografici diversi da quelli della comunicazione ufficiale, non siano più graditi. Di fatto una censura - si legge nella nota - male giustificata da esigenze di sicurezza, che non permette una descrizione adeguata e imparziale dell'evento'.
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