Ciao Lorenzo, la tua Firenze continuerà a lottare...
Una notizia
pesante ha investito la città di Firenze, o meglio quella parte di città che fa
del protagonismo attivo la propria ragione d'essere.
Ci ha lasciato Lorenzo
"Mao". Non è mai facile usare la razionalità di fronte ad una grave mancanza, ma
è giusto e necessario tenere dei punti fermi.
In questa città, come del resto
in tantissime altre, non è facile trovare compagni che per un 40ennio sono stati
attivi e protagonisti. Quanti per vari motivi hanno abbandonato, o peggio quanti
sono passati, armi e bagagli dall'altra parte della barricata per sistemarsi in
comode poltrone di comando. Lorenzo non è stato tra questi, niente e nessuno
l'ha fermato.
La repressione poteva svolgere un ruolo non secondario su
questo fronte, denunce e processi non l'hanno fatto indietreggiare. Oppure il
tanto sbandierato cognome scomodo poteva farlo mettere tranquillo, anche questo
non è servito. Lorenzo non è stato il buon samaritano come da più parti
oggi
invece viene rappresentato, Lorenzo ha fatto parte fino alla fine di quel
percorso controverso, difficile ma importante, di quel movimento che pretende, e
vuole, cambiare, se non abbattere, lo stato di cose presenti.
In questi mesi
si parla, forse poco, del '77: ciò che è necessario fare è capire cosa di quel
periodo, fondamentale, possa ancora servire oggi. Lorenzo, è stato un esempio di
questo, ha proseguito quel percorso nel segno del conflitto, di un conflitto
anche radicale, un antagonismo non solo come riferimento ideale ma come pratica
quotidiana.
Se, e dobbiamo, ricordarci le lotte contro il nucleare non
possiamo farlo senza Lorenzo. La lotta contro la svendita della città, contro la
speculazione edilizia ed immobiliare certo ci sarebbe stata comunque viste le
politiche portate avanti da chi ci "amministra", nessuno è indispensabile se non
con il contributo di tutti, ma senza Lorenzo avrebbe avuto un valore diverso. In
questa città molti, in gran fretta hanno archiviato da tempo l'occupazione del
consiglio comunale....un esempio, tra i tanti di quale è stato il rapporto reale
tra i padroni della città e chi vi si oppone. Noi che in passato siamo stati tra
i protagonisti della vertenza per il riutilizzo delle aree dismesse lo
ricordiamo.
Anche le divergenze che ci sono state, e sarebbe sciocco e
meschino far finta che non ci siano state, sono state un terreno di intelligenza
politica reciproca nel senso che queste non hanno mai portato a rompere
rapporti, diciamo, consolidati o altro.
Il livello è giustamente restato, con
percorsi e valutazioni diverse, nella condivisione di una pratica comune: quella
del conflitto sociale!
Come compagne e compagni del Centro Popolare
Autogestito, saremo al fianco delle/degli occupanti, delle e dei compagn* del
Movimento di Lotta per la Casa e tutt* coloro che vorranno ricordare Lorenzo
"Mao" Bargellini giovedì con un corteo indetto dai suoi compagn*, alle ore 17 da
P.za San Marco verso il quartiere di Santa Croce
Il migliore omaggio è
continuare la lotta.
Compagne e compagni del CPA Fi-Sud
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