giovedì 8 giugno 2017

pc 8 giugno - Un provvedimento che "puzza". Si "multa" la Dussman con l'obiettivo di attaccare il diritto di sciopero

Mense comunali, super-multa a Dussmann 
Le contestazioni hanno riguardato i disservizi verificatisi negli scioperi di marzo: applicate penali per quasi 66mila euro 
di Massimo Greco
08 giugno 2017

Quasi 66 mila euro di penali appioppati dagli uffici comunali alla Dussmann per il verificarsi di disservizi nelle mense scolastiche in occasione degli scioperi proclamati nelle giornate del 2, 3, 31 marzo. Due determine, firmate dal direttore del servizio scuole&educazione Manuela Salvadei, hanno sanzionato la multinazionale, che gestisce il lotto 2 dell’appalto (il lotto 1 è a cura della Camst). Gli atti sono nella sostanza analoghi: l’azienda, secondo le contestazioni di parte comunale, non è riuscita ad assicurare interamente - in presenza di un’agitazione sindacale alla quale ha aderito il personale - il servizio di emergenza. Due fattispecie sono così finite sotto la lente delle strutture comunali: l’una ha riguardato lo sciopero del 2-3 marzo, l’altra il black-out del 31 marzo. Più lieve la penale relativa ai fatti del 2-3 marzo con una ritenuta sul corrispettivo pari a poco meno di 26 mila
euro. Più tosta la penale applicata sulle manchevolezze rilevate il 31 marzo, ammontante a 40.200 euro.

L’elenco dei disservizi è, in entrambe le determine, più o meno lo stesso e fa riferimento a quanto contenuto nel capitolato speciale d’appalto: così la raffica dei cartellini “gialli” estratti dalla dottoressa Salvadei sul mancato rispetto degli standard previsti nelle specifiche tecniche merceologiche (esempio: se un piatto richiede prosciutto Dop, tale deve essere). Sulla mancata consegna della merenda di metà mattina o di metà pomeriggio. Sull’irregolare distribuzione da parte degli addetti. Sul mancato rispetto degli orari di consegna-pasti per un ritardo superiore a 15 minuti. Sul mancato rispetto degli obblighi relativi all’esecuzione delle pulizie. «Chiariamo subito che non c’è alcun accanimento nei confronti della Dussmann - interviene l’assessore competente, la forzista Angela Brandi - ma c’è la volontà da parte dell’amministrazione di compiere verifiche puntuali sul servizio. Nei casi in questione le inadempienze sono state segnalate sia dai singoli istituti che dai genitori della piccola utenza». «E anche la dietista - aggiunge l’assessore - ha rilevato problemi nel servizio d’emergenza». Tant’è che - per ovviare a queste criticità in caso di proteste sindacali - il Comune, il comitato dei genitori dei “nidi”, la stessa Dussmann hanno messo a punto un protocollo, che è già entrato in vigore in occasione dello sciopero proclamato il 31 maggio, consentendo - a giudizio della stessa Brandi - un miglioramento della situazione. L’assessore puntualizza inoltre che la maggiore vulnerabilità della Dussmann deriva dalle caratteristiche del servizio, la cui operatività è legata alla gestione delle cucine, mentre l’altro appaltatore Camst lavora con pasti “veicolati”.
Sulla vicenda mense/dipendenti aleggia infine un’ordinanza della Prefettura, che in qualche misura definisce l’erogazione dei pasti negli asili un servizio pubblico essenziale, da gestire con forme di obbligo precettivo nei confronti dei lavoratori. Provvedimento contestato dalle organizzazioni sindacali, pronte a impugnare l’ordinanza in sede giudiziale.

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