Oggi gli studenti universitari siciliani chiamano nuovamente in causa l’Ente Regionale per il diritto allo Studio chiedendo garanzie, considerati gli ulteriori tagli della regione agli atenei siciliani, in merito al fatto che a fronte di un già grave attacco alla formazione universitaria con la “Buona Scuola”, venga ulteriormente aumentata la tassa per il diritto allo studio. Ed è proprio il diritto allo studio ad essere messo in discussione dalle riforme di questo governo che continua a tagliare su settori fondamentali come la cultura, l’istruzione e la sanità, ma a chiedere sacrifici alle fasce sociali più deboli. I criteri del nuovo calcolo ISEE hanno di fatto escluso centinaia e centinaia di studenti bisognosi dall’assegnazione di borse di studio e alloggi, rendendo per molti difficile o impossibile continuare il percorso di studi. Quello che accade è che l’Università diventa sempre più un privilegio per pochi e il “diritto” allo studio sempre più un miraggio.
Per questo oggi gli studenti siciliani hanno scelto di tornare all'’azione pretendendo che l’ERSU tuteli
gli studenti e il loro diritto allo studio; e trovando un nemico comune, ovvero un Ente Regionale che dei numerosi tagli alla Regione siciliana sul fronte della formazione sembra non accorgersi, finge di avere di non vedere i folli parametri del calcolo ISEE che, applicati ad un regione come la Sicilia che in questo momento si trova in una profonda crisi economica, rendono praticamente difficile e incredibilmente oneroso alla maggior parte dei giovani siciliani accedere agli studi universitari. Iscrizioni in calo, dunque, ma né a Palermo né a Catania gli studenti abbassano la testa.
A Palermo gli studenti contro il nuovo ISEE hanno calato uno striscione dalla residenza universitaria immediatamente collegata agli uffici dell’ERSU in Viale delle Scienze, il pensionato Santi Romano, con su scritto “Stop tagli e aumento delle tasse! Studenti contro il nuovo ISEE Palermo”. Gli studenti palermitani si sono già mobilitati nei mesi precedenti, ponendo l’accento della loro battaglia sulla carenza di strutture e di garanzie per chi richiede un alloggio e non può beneficiarne proprio a causa dei nuovi parametri del calcolo ISEE.
A Catania una cinquantina di studenti hanno effettuato un blitz negli uffici dell’ERSU, esponendo uno striscione con scritto “Siamo diventati ricchi e non lo sapevamo! Studenti contro il nuovo ISEE Catania” chiedono di ottenere un incontro e pongono richieste specifiche sulla trasparenza dei dati relativi all’assegnazione di alloggi e alle mense che via via chiudono. Gli studenti catanesi hanno convocato per domani pomeriggio alle 15:00 un’assemblea d’ateneo al Monastero dei Benedettini, il dipartimento di scienze umanistiche, per discutere e confrontarsi su come portare avanti il percorso di mobilitazione.
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