SALUTO AI MILITANTI RIVOLUZIONARI
PRIGIONIERI dalla Conferenza di Lavoro del SOCCORSO
ROSSO INTERNAZIONALE
Posted on novembre 20, 2015 by ccrsri
La periodica
riunione plenaria delle strutture del Soccorso Rosso Internazionale
si è tenuta in questi giorni a Zurigo. Si è trattato di un momento
di bilancio e di sintesi del lavoro svolto nell’ultimo semestre,
che possiamo considerare decisamente positivo. Si può sottolineare,
in particolare, il livello di omogeneità e coerenza nella
cooperazione fra strutture che, agendo in contesti nazionali
differenti, sono giunte a trovare una linea di equilibrio
soddisfacente: nella sintesi politica come nel metodo organizzativo.
Acquisizione non da poco, quando si
consideri la fatica per arrivarci, passando per diverse crisi.
E questo anche grazie all’assunzione delle contraddizioni e a un
metodo per il loro affrontamento, basato principalmente su una prassi
di continua verifica, nel vivo delle mobilitazioni. E in un
contesto generale di precipitazione della crisi imperialistica, che
acuisce tutte le contraddizioni sociali
ed internazionali. Per cui le stesse campagne condotte dal SRI, qualche volta anche da alcuni anni, acquisiscono ancora più valenza e significato, situandosi nella convergenza di diversi elementi di portata generale.
ed internazionali. Per cui le stesse campagne condotte dal SRI, qualche volta anche da alcuni anni, acquisiscono ancora più valenza e significato, situandosi nella convergenza di diversi elementi di portata generale.
È il caso per la campagna di
liberazione per Georges Abdallah, in evidente rapporto con lo stato
di guerra vigente in Medio Oriente e con la questione
antimperialista. Campagna che, fatta propria ormai da tantissimi
organismi, politici ed associativi, nel mondo, ha acquisito grande
dimensione. In connessione peraltro con le altre, ricorrenti,
in sostegno dei prigionieri palestinesi, o del Marocco, dell’Iran,
fino ovviamente all’attuale epicentro delle tempeste mediorientali:
Kurdistan e Turchia.
Rojava è diventata, legittimamente,
nome di speranza e riscatto per le aspirazioni rivoluzionarie dei
popoli. Il SRI ha sviluppato molta attività e solidarietà in sua
direzione.
Trovandovi, come i/le tanti militanti
che stanno scrivendo nuove pagine dell’Internazionalismo
Proletario, una eccezionale fonte di energie e di confronto. Non a
caso anche in questa Conferenza registriamo un salto di qualità
nella partecipazione costruttiva da parte dei militanti di Turchia.
Altre campagne si confermano nella loro
vitalità: quella contro le lunghe carcerazioni, fra cui alcune –
quelle dei compagni spagnoli, di Marco Camenisch in Svizzera, quella
di Mumia Abu-Jamal e di altri afroamericani negli USA – sono di
ampia portata per il campo proletario rivoluzionario.
Mentre prigionieri più recenti, quelli
in Grecia e quelli in Ucraina-Donbass, per la loro forte internità
al generale sommovimento sociale in corso e per l’interesse delle
loro esperienze politico-organizzative, costituiscono un sicuro
apporto alla causa e alle ricerche per avanzare.
Ovunque e per tutti.
Così si conferma l’importanza della
mobilitazione contro le condizioni carcerarie, segnatamente quelle
più violente come le varie forme di isolamento e deprivazione. Il
regime previsto dall’art. 41-bis, in Italia, è stato assunto come
esempio fra i più aberranti; ma anche come dimostrazione, nel suo
riscontro in negativo da parte borghese, della potenzialità della
lotta rivoluzionaria. Perciò il SRI ne ha rilanciato
fortemente la campagna per la sua abolizione. Trovando, o
coinvolgendo, altri organismi disponibili a farne agitazione su scala
europea. E come simbolo della lotta contro i regimi speciali, basati
sull’isolamento ed altre forme di tortura.
Ancora molta importanza sta prendendo
la risposta alla repressione contro le lotte di classe, con la
massificazione di arresti ed altre sanzioni. Fino all’utilizzo
delle leggi antiterrorismo.
Esperienza fatta ormai in molti paesi
ma che, infine, permette anche l’elevamento della coscienza entro i
movimenti e settori in lotta. È il ben noto caso del no-tav
italiano, oppure delle recenti manifestazioni operaie radicali in
Belgio, in Turchia, in Spagna ed Euskadi e, ovviamente, in Grecia.
Sono grandi occasioni, seppur pagate a caro prezzo, per la crescita
della coscienza politica e per il rideterminarsi di una dialettica
fra le istanze di massa e quelle organizzate rivoluzionarie.
Insomma, una situazione di tensioni e
crescita dei conflitti, in cui tra tante difficoltà e limiti da
superare, il SRI come ogni altro organismo volto allo sviluppo della
prospettiva rivoluzionaria possono dare degli impulsi alle dinamiche
di classe. Situandosi proprio sul filo di queste difficoltà e
limiti da superare, perché solo così si può avanzare.
LA RESISTENZA E L’ IDENTITA’ DEI
RIVOLUZIONARI PRIGIONIERI SONO FORZA PER IL MOVIMENTO DI CLASSE
LE LOTTE DELLA CLASSE E LA SUA TENDENZA
RIVOLUZIONARIA SONO LA VERA SOLIDARIETA’ VERSO I PRIGIONIERI
COSTRUIRE SOLIDARIETA’ – AVANZARE
VERSO LA RIVOLUZIONE
Soccorso Rosso Internazionale
Belgio
Germania
Italia
Svizzera
Turchia
Novembre 2015
Una nostra nota -
Significativa - in senso negativo - l'assenza di ogni riferimento ai prigionieri politici in India,
Significativa - in senso negativo - l'assenza di ogni riferimento ai prigionieri politici in India,
oltre 10.000, la più grande concentrazione di prigionieri politici del mondo, con, probabilmente, il peggior trattamento; e di ogni riferimento ai prigionieri politici e di guerra nei paesi in cui si conduce la guerra popolare: Perù, Filippine o dove si prepara Brasile, ecc.
proletari comunisti-PCm Italia
Nessun commento:
Posta un commento