Venerdì 27 novembre si è tenuto a Teramo, la città di Davide
Rosci, un convegno organizzato dall’Osservatorio sulla repressione:
“Chi devasta e saccheggia è il capitale! Le contraddizioni di un
reato ereditato dal fascismo”.
Davide Rosci continua a scontare un’ingiusta e pesante condanna nel
carcere di Castrogno inflitta sulla base del famigerato reato di
“devastazione e saccheggio” ereditato dal fascismo mentre in
Abruzzo come in tutta Italia si moltiplicano le autorizzazioni a
interventi assai impattanti su ambiente e beni comuni grazie alle
norme approvate dai governi Berlusconi, Monti, Letta, Renzi.
Proprio in Abruzzo l’opposizione di cittadini e enti locali al
progetto di raffineria galleggiante a pochi km dal Parco nazionale
della Costa Teatina è stata ignorata dal governo Renzi. Prima di
essere di
nuovo arrestato con la condanna definitiva, nel suo brevissimo periodo di libertà, Davide aveva partecipato a Lanciano alla manifestazione No Ombrina lo scorso 23 maggio.
nuovo arrestato con la condanna definitiva, nel suo brevissimo periodo di libertà, Davide aveva partecipato a Lanciano alla manifestazione No Ombrina lo scorso 23 maggio.
L’Osservatorio sulla repressione ha scelto Teramo, la città
di Davide, per il convegno per rimettere al centro l’attualità
della battaglia sull’eredità del codice fascista nel nostro
ordinamento e le sue conseguenze nei confronti del conflitto sociale.
Negli ultimi anni, sul piano legislativo e dell’azione penale, si è
intensificato l’aspetto repressivo e l’allarme sociale contro il
“nemico interno” utile a distogliere l’attenzione dalle
responsabilità di chi ha provocato la crisi sociale, economica e
ambientale che stiamo vivendo: licenziamenti, delocalizzazioni,
aumento del precariato e dei livelli di sfruttamento della forza
lavoro, contrazione dei salari, abbattimento della spesa sociale, il
tutto accompagnato da scandali, ruberie, truffe, che hanno visto in
combutta uomini politici e imprenditori, istituzioni pubbliche e
capitali privati in un’opera incessante di devastazione
dell’ambiente e del territorio e di saccheggio della ricchezza
sociale prodotta dalle classi subalterne.
Ma “Devastazione e saccheggio”
oltre ad essere una evocazione potente di quello che ci circonda è
un reato che arriva direttamente dal codice Rocco, il codice penale
fascista ancora in vigore nel nostro paese.
Grazie a questa particolare norma
giuridica è possibile infliggere condanne che vanno dagli 8 ai 15
anni senza dover materialmente provare una condotta criminosa. E’
sufficiente trovarsi in un luogo dove ci sono dei disordini, venire
fotografati o riconosciuti, sorridere o dimostrare “empatia” nei
confronti di quello che accade. E’ accaduto nel processo per il g8
di Genova, e accaduto a Davide Rosci per i fatti del 15 ottobre 2011,
sta accadendo ora con frequenza sempre più allarmante.
Ultimamente si è fatto un gran
ricorso a questo capolavoro penale e a molti altri, proprio contro i
movimenti sociali che si sono opposti alla devastazione e al
saccheggio di cui si parlava prima. Denunce di ogni tipo, arresti e
carcerazioni preventive, obblighi di firma e di dimora nei confronti
di chi ha provato a costruire strade alternative dentro la crisi:
basta un magistrato zelante e il gioco è fatto.
Il rischio più che concreto che
abbiamo di fronte è che il reato di “devastazione e saccheggio”
diventi la scure in mano alla magistratura per recidere il conflitto
sociale, per punire in misura abnorme ogni manifestazione di
conflitto che non rientri nel recinto della compatibilità del
“pensiero unico” e del profitto.
Quindi ci chiediamo: Chi sono i
veri devastatori e saccheggiatori? Chi devasta e saccheggia? Davide
Rosci o chi avvelena terra, aria e acqua, dà il via libera a
Ombrina, alla cementificazione selvaggia, allo Sblocca Italia?
PER SCRIVERE A DAVIDE E/O INVIARE
LIBRI:
Davide Rosci, Casa circondariale di
Teramo, Strada Comunale Rotabile Castrogno - 64100 Teramo
Per aiutare concretamente Davide Rosci
ad affrontare le notevoli spese legali invitiamo tutti ad inviare un
bonifico al seguente conto corrente
IT 36V 0200815304000103781174 codice BIC: UNCRITM1775
Intestato a DI FEBO FIORELLA (la mamma di Davide)
IT 36V 0200815304000103781174 codice BIC: UNCRITM1775
Intestato a DI FEBO FIORELLA (la mamma di Davide)
LA SOLIDARIETA’ È UN’ARMA,
USIAMOLA!
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