martedì 1 dicembre 2015

pc 1 dicembre - Renzi bugiardo spudorato: In Italia record europeo per morti premature dovute all'inquinamento

Rapporto Agenzia ambiente, 84.400 decessi nel 2012

Mentre il rapporto di una delle strutture della borghesia europea l'Agenzia Ambiente elenca i numeri allucinanti per imorti da inquinamento soprattutto in Italia, Renzi continua a fare il gradasso per stare alla pari accanto ai “grandi” (imperialisti), annunciando grandi spese e promettendo impegni, naturalmente con i suoi twuitter: “C'è una sfida che riguarda tutti noi, i nostri figli e i nostri nipoti: [quando parla dei suoi figli Renzi sembra proprio Berlusconi quando giurava sulla testa dei suoi! ndr] il futuro del pianeta. Senza allarmismi inutili, [che saranno mai tutti questi morti! ndr] Quattro miliardi di dollari da qui al 2020, lo sforzo delle istituzioni e delle aziende a cominciare da Eni e Enel, [infatti, proprio l'Eni che distrugge interi paesi come il Niger- ndr].”
E continua: “Siamo tra i protagonisti della Green economy [e meno male! Ndr] (biomasse, solare, geotermia). Abbiamo ridotto le emissioni del 23% negli ultimi 20 anni. Sull'efficienza energetica, con i contatori intelligenti, puntiamo alla leadership mondiale....”

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L'Italia è il Paese dell'Unione europea che segna il record del numero di morti prematuri rispetto alla normale aspettativa di vita per l'inquinamento dell'aria. La stima arriva dal rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea): il Belpease nel 2012 ha registrato 84.400 decessi di questo tipo, su un totale di 491mila a livello Ue. Tre i 'killer' sotto accusa per questo triste primato.
Le micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l'ozono, quello nei bassi strati dell'atmosfera (O3), a cui lo studio attribuisce rispettivamente 59.500, 21.600 e 3.300 morti premature in Italia. Il bilancio più grave se lo aggiudicano le micropolveri sottili, che provocano 403mila vittime nell'Ue a 28 e 432mila nel complesso dei 40 Paesi europei considerati dallo studio.

L'impatto stimato dell'esposizione al biossido di azoto e all'ozono invece è di circa 72mila e 16mila vittime precoci nei 28 Paesi Ue e di 75mila e 17mila per 40 Paesi europei. L'area più colpita in Italia dal problema delle micro polveri si conferma quella della Pianura Padana, con Brescia, Monza, Milano, ma anche Torino, che oltrepassano il limite fissato a livello Ue di una concentrazione media annua di 25 microgrammi per metro cubo d'aria, sfiorata invece da Venezia. Considerando poi la soglia ben più bassa raccomandata dall'Oms di 10 microgrammi per metro cubo, il quadro italiano peggiora sensibilmente, a partire da altre grandi città come Roma, Firenze, Napoli, Bologna, arrivando fino a Cagliari.

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