lunedì 30 novembre 2015

pc 30 novembre - LA TURCHIA ASSASSINA INVECE DI CONDANNE RICEVE SOLDI E AIUTI DALL'EUROPA IMPERIALISTA


Il presidente turco Erdogan

Ancora una volta ciò che pesa e si mette sul tappeto dei "negoziati" sono gli interessi imperialisti in questa zona strategica, e l'unità di fondo tra UE e Turchia contro i migranti e la lotta di liberazione del popolo curdo.

Erdogan con le mani insanguinate, con le uccisioni e massima repressione ai giovani, donne, democratici, giornalisti turchi e verso tutti coloro che non si piegano alla sua dittatura, e con i massacri al popolo curdo, gioisce perchè porta a casa un forte riconoscimento (le parole di richiamo ai "diritti Umani" appena accennati dalla Mogherini e da Renzi, gli possono fare solo un baffo, visto che non sono neanche entrati nella dichiarazione finale);

La Merkel, gli imperialisti europei, l'Italia gioiscono perchè questo accordo li libererebbe da milioni di migranti (ma si illudono...), rimandati a morire per tre miliardi!

La Merkel gioisce perchè può portare a casa il suo rinnovato ruolo di leadership europea.

Tutti i paesi imperialisti europei, Francia in testa, svelano, se ce n'era ancora bisogno, tutta la loro immensa ipocrisia, sui morti di Parigi: le lacrime, le parole di cordoglio, gli inni ai "fessi"; la difesa dei loro sporchi interessi ai Tavoli dei negoziati. 120 morti di giovani valgono bene l'accordo con uno dei paesi più sostenitori dell'Isis e più massacratore proprio di coloro, i combattenti curdi, che sono gli unici che stanno dando seri colpi all'Isis.

LOTTARE CONTRO IL REGIME FASCISTA TURCO DI ERDOGAN DEVE ANDARE DI PARI PASSO ALLA LOTTA CONTRO L'IMPERIALISMO FRANCESE, TEDESCO, ITALIANO, ECC.

(Da Repubblica) 

Tre miliardi alla Turchia è l’aiuto Ue per i migranti...

"...I leader europei firmano la dichiarazione grazie alla quale ad Ankara andranno tre miliardi per aiutare ad ospitare i 2,2 milioni di rifugiati siriani diretti in l’Europa. C’è l’impegno a liberalizzare i visti per i turchi che vorranno viaggiare nel Vecchio Continente... Ma si tratterà solo di
visti turistici per tre mesi e ristretti solo ad alcune categorie professionali, come imprenditori o studenti turchi. Inoltre c’è la ripartenza del negoziato di adesione all’Ue.
In cambio i turchi promettono di chiudere le frontiere, di non permettere più che centinaia di migliaia di migranti salpino verso le coste greche per poi incolonnarsi sulla rotta balcanica e arrivare in Nord Europa. Richiesta fondamentale per Angela Merkel e per le istituzioni di fronte a una crisi, quella dei migranti, che sta minando la coesione europea e indebolisce la leadership di diversi capi di governo... Gli europei, dal canto loro, non hanno ancora deciso chi metterà i soldi: la Commissione propone di pagare 500 milioni chiedendo che gli altri 2,5 miliardi vengano sborsati dai governi, che però non ne vogliono sapere... Sul tavolo anche l’impegno europeo di prendersi carico di parte dei rifugiati accolti in Turchia in cambio della chiusura delle rotte migratorie. 
La Merkel ha riunito i leader di Austria, Svezia, Finlandia, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Grecia e la stampa tedesca ha parlato di un numero tra i 100 e i 400mila richiedenti asilo che verrebbero redistribuiti tra i Ventotto. Il premier olandese Mark Rutte ha però smentito la cifra. Visto il ritardo con il quale i governi stanno procedendo allo smistamento di 160mila siriani sbarcati in Italia e Grecia, a Bruxelles ci si aspetta che i numeri finali saranno ben più contenuti.

Restano grandi le distanze con Erdogan sui diritti umani calpestati e la libertà di stampa negata Mogherini ha ricordato la necessità di riavviare il processo di pace con i curdi... MA...
nella dichiarazione finale non vengono stigmatizzati i diritti umani violati, l’ambiguità della politica di Erdogan in Siria, la libertà di stampa sotto pressione e la tensione con Putin..
E' una vittoria politica per il regime di Tayyp Erdogan, che si trova in questo momento sotto il fuoco di riflettori ben poco amichevoli. L’abbattimento dell’aereo russo, la condanna di due giornalisti che avevano rivelato le complicità turche con Dae- sh, l’uccisione dell’avvocato dei curdi, definita da Ankara «un incidente», pongono in questo momento la Turchia
Il vertice di ieri, evitando di sollevare tutti questi problemi, ha ridato ad Erdogan una patina di rispettabilità internazionale di cui il presidente turco ha, in questo momento, disperatamente bisogno. 

D’ora in poi, Turchia e Ue terranno un vertice ogni sei mesi. Ankara tenterà di ottenere il sostegno europeo al suo disegno strategico nella partita mediorientale. 

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