mercoledì 20 giugno 2012

pc 20 giugno - sulla manifestazione a sostegno della lotta degli operai di basiano,


SULLA MANIFESTAZIONE A MILANO DEL 16 GIUGNO IN SOLIDARIETA' CON GLI OPERAI DI BASIANO

Gli operai delle cooperative della logistica, fatti segno di un'aggressione selvaggia da parte dei Carabinieri, hanno dato una risposta alle cariche e agli arresti con una prima manifestazione di 1000 persone.
Gli operai immigrati sono stati la maggioranza della manifestazione, organizzati dal Si.Cobas e con la presenza di una forte delegazione dello Slai cobas per il sindacato di classe. Sono stati la parte principale del corteo, più combattiva e determinata a rispondere con la continuità della lotta alla repressione e all'azione padronale.
Rivendicano lavoro, diritti, dignità, contro licenziamenti, precarietà e supersfruttamento.
Tutti gli operai immigrati della logistica vogliono l'unità di classe e l'unità nella lotta, al di là dei posti di lavoro e delle differenti nazionalità.
Gli organismi dei lavoratori, i cobas per il sindacato di classe devono rispondere a questo bisogno di unità con l'unità d'azione, di piattaforme perchè l'obiettivo è migliorare l'effettiva condizione dei lavoratori, vincere questa battaglia con i grandi padroni e i padroni delle cooperative in tutto il settore della logistica.
Le selvagge cariche con cui lo Stato per conto dei padroni ha risposto a Basiano vogliono essere un'intimidazione rivolta non solo a tutti gli operai del polo logistica ma a tutti i settori di lavoratori in lotta.
Gli operai hanno ottenuto una vasta solidarietà, ma la maggiorparte di essa è tuttora a parole. La partecipazione alla manifestazione doveva essere molto più grande. Alcune organizzazioni sindacali di base che hanno dato l'adesione si sono scarsamente mobilitate e altre sono state del tutto assenti. Lo stesso vale per alcune organizzazioni politiche, usi a firmare volantini e a non partecipare se non per dare volantini.
Gli operai immigrati in lotta devono distinguere tra le organizzazioni di lotta gli amici e i falsi amici, perchè questa lotta non è solo sindacale ma una guerra prolungata in cui gli operai della logistica sono 'anello debole' per precarietà, schiavismo,minacce al posto di lavoro, ricatti legati al permesso di soggiorno, ma nella lotta si trasformano in 'anello forte', in un punto di riferimento in questa fase di attacco di Stato, padroni, governo verso gli operai che si trasforma in fascismo padronale e in Stato di polizia.

Come Slai cobas per il sindacato di classe che tiene alta, con le parole e con i fatti, negli obiettivi e nei metodi di lotta, la bandiera dell'unità della battaglia per vincere, riafferma che
alla vostra repressione rispondiamo con la nostra ribellione!
lotta dura senza paura!
il diritto di sciopero non si tocca giù le mani dagli operai in lotta!
Il Coordinamento nazionale dello Slai cobas per il sindacato di classe sostiene anche in tutta Italia e nelle città in cui è presente la lotta dei lavoratori della logistica. Questa lotta va indicata come denuncia ed esempio anche nelle prossime scadenze e nei prossimi giorni,
verso un vero sciopero generale in tutto il settore che imponga a tutti i padroni nuovi diritti e nuove condizioni.
17.6.12
COORDINAMENTO NAZIONALE
SLAI COBAS per il sindacato di classe

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