LA VOSTRA REPRESSIONE NON CI FA PAURA LA NOSTRA LOTTA SARA' SEMPRE PIU' DURA
IL POSTO DI LAVORO NON SI TOCCA LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA
I precari e le precarie delle Coop Sociali, organizzati nello Slai Cobas per il s.c., sono tornati a denunciare con forza stamattina a Palazzo Comitini il comportamento arrogante della
Provincia Regionale di Palermo contro lavoratori che lottano per un diritto sacrosanto qual è il lavoro, in un settore peraltro molto delicato nell'ambito sociale come l'assistenza ai disabili nelle scuole.
Il Presidente Avanti e compagnia in linea con il governo Monti/Fornero pensano di risolvere i problemi facendoli diventare tutti questioni di ordine pubblico: dopo avere annunciato nei giorni scorsi a gran voce per l'anno prossimo tagli alle risorse e licenziamenti hanno risposto alle proteste e lotta dei precari con l'antisommossa, ma i lavoratori non si rassegnano a perdere il posto di lavoro, un diritto basilare per la loro vita.
A sostegno dei precari e contro la repressione in generale sono scesi in strada anche una delegazione di genitori dei ragazzi disabili, ma anche lavoratori scuola, policlinico, ex precarie postali, una delegazione di operai fiom Keller in cassa integrazione e di studenti, i compagni del circolo di proletari comunisti.
Forte solidarietà è stata espressa da tutti i presenti verso i lavoratori, operai, disoccupati… in lotta colpiti dalla repressione nel nostro paese, in particolare verso gli operai immigrati delle cooperative settore logistica in lotta per la difesa del posto di lavoro, ferocemente colpiti a Basiano nei giorni scorsi dalle cariche della polizia davanti la fabbrica "LA LORO LOTTA E'
ANCHE LA NOSTRA LOTTA".
Per diverse volte è stata bloccata la strada antistante il palazzo Comitini con il traffico letteralmente in tilt, slogan continui, megafonaggio continuo, sventolio delle bandiere, ma dobbiamo segnalare che diversi autiomobilisti prendevano volentieri il volantino ed esprimevano solidarietà.
La pressione dei manifestanti ha costretto alla fine la Provincia ad incontrare i rappresentanti dello slai ... MA LA LOTTA CONTINUA
IL POSTO DI LAVORO NON SI TOCCA LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA
I precari e le precarie delle Coop Sociali, organizzati nello Slai Cobas per il s.c., sono tornati a denunciare con forza stamattina a Palazzo Comitini il comportamento arrogante della
Provincia Regionale di Palermo contro lavoratori che lottano per un diritto sacrosanto qual è il lavoro, in un settore peraltro molto delicato nell'ambito sociale come l'assistenza ai disabili nelle scuole.
Il Presidente Avanti e compagnia in linea con il governo Monti/Fornero pensano di risolvere i problemi facendoli diventare tutti questioni di ordine pubblico: dopo avere annunciato nei giorni scorsi a gran voce per l'anno prossimo tagli alle risorse e licenziamenti hanno risposto alle proteste e lotta dei precari con l'antisommossa, ma i lavoratori non si rassegnano a perdere il posto di lavoro, un diritto basilare per la loro vita.
A sostegno dei precari e contro la repressione in generale sono scesi in strada anche una delegazione di genitori dei ragazzi disabili, ma anche lavoratori scuola, policlinico, ex precarie postali, una delegazione di operai fiom Keller in cassa integrazione e di studenti, i compagni del circolo di proletari comunisti.
Forte solidarietà è stata espressa da tutti i presenti verso i lavoratori, operai, disoccupati… in lotta colpiti dalla repressione nel nostro paese, in particolare verso gli operai immigrati delle cooperative settore logistica in lotta per la difesa del posto di lavoro, ferocemente colpiti a Basiano nei giorni scorsi dalle cariche della polizia davanti la fabbrica "LA LORO LOTTA E'
ANCHE LA NOSTRA LOTTA".
Per diverse volte è stata bloccata la strada antistante il palazzo Comitini con il traffico letteralmente in tilt, slogan continui, megafonaggio continuo, sventolio delle bandiere, ma dobbiamo segnalare che diversi autiomobilisti prendevano volentieri il volantino ed esprimevano solidarietà.
La pressione dei manifestanti ha costretto alla fine la Provincia ad incontrare i rappresentanti dello slai ... MA LA LOTTA CONTINUA
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