trezzano sul naviglio
Un muratore egiziano si dà fuoco
davanti alla
caserma dei carabinieri
Il 44enne ha ustioni di secondo grado sul 75%
del corpo, ricoverato in gravi condizioni al Niguarda
MILANO - Un
muratore egiziano di 44 anni si è dato fuoco, mercoledì pomeriggio,
pochi minuti prima delle 15, davanti alla caserma dei carabinieri di
via
Volta a Trezzano sul Naviglio. L’uomo, in Italia con regolare
permesso di
soggiorno e residente a Trezzano, si è avvicinato all’
ingresso pedonale
della stazione e ha suonato al citofono. Poi, davanti
al cancello, si è
versato addosso una tanica di benzina innescando le
fiamme con un accendino.
I militari lo hanno sentito gridare e tre di
loro sono usciti immediatamente
a soccorrerlo, imbracciando gli
estintori.
L’uomo era ormai una torcia
umana. Gridava frasi in arabo -
riconoscibile solo l'invocazione «Allah» - e
si contorceva a terra. I
carabinieri hanno spento le fiamme e chiamato il
118. Sul posto sono
arrivate la Croce Rossa di Buccinasco e l’automedica del
San Paolo. Il
muratore è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda
dove si
trova in gravissime condizioni. I medici hanno accertato che le
fiamme
gli hanno provocato ustioni di secondo grado sul 75% della superficie
corporea.
Sarebbe emerso anche un forte avvelenamento con un prodotto
chimico (del tipo candeggina) che l'uomo avrebbe ingerito prima di
darsi
fuoco. I motivi del gesto sono ancora oscuri, ma tutto sembra
indicare la
volontà di suicidarsi. Tra le ipotesi, quella di un crollo
psicologico
derivante dalla perdita del lavoro.
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