sabato 23 giugno 2012

pc 23 giugno - la manifestazione a milano del 22 - corrispondenza

COME E’ ANDATA LA MANIFESTAZIONE DEL 22 A MILANO PER LO SCIOPERO GENERALE DEL SINDACALISMO DI BASE

Tante bandiere delle varie sigle sindacali che hanno indetto la giornata di sciopero, Cub-Usb-Usi/Ait-Si Cobas-Slai Cobas, ma i numeri dei lavoratori sono stati di una dignitosa iniziativa, più o meno sui 5mila,. Alla testa del corteo, come è giusto che fosse, gli operai della logistica del Gigante di Basiano brutalmente picchiati e arrestati perché hanno osato ribellarsi allo schiavismo che si vivono i lavoratori, principalmente, immigrati nelle cooperative, ma che questo governo sta diffondendo a tutti i settori, e all’ingiusto licenziamento. Dietro le varie delegazioni della Lombardia, da Varese a Pavia, ma anche testimonianze dall’Emilia del terremoto (vigili del fuoco-ferrari) e dal Veneto; un segnale, a nostro giudizio, positivo la presenza di lavoratori torinesi con le bandiere della Confederazione Cobas, sigla che non ha aderito allo sciopero di oggi; e alcuni lavoratori sparsi iscritti della Cgil stanchi di aspettare lo sciopero generale che la Camusso non indirà
certo anche questa manifestazione è all'interno di una concezione e prassi presenti nel sindacalismo di base
di indizione di scioperi generali che tali non sono, nè possono essere, ma possono essere giuste e necessarie giornate di lotta. Nei trasporti le cose sono andate meglio lo sciopero è riuscito nei trasporti (è stato davvero difficile arrivare al concentro vista l’adesione massiccia dei lavoratori dell’Atm e delle ferrovie). Mille lavoratori dell’ospedale S. Raffaele che avendo fatto degli scioperi nelle scorse settimane non potevano aderire allo sciopero di oggi, e che hanno scelto di fare lo stesso una giornata di sciopero con relativa manifestazione da un’altra parte della città. A fine manifestazione è emerso un altro segnale positivo: questa volta dal palco non sono intervenuti i dirigenti ma hanno preso la parola i lavoratori immigrati, che, al di la delle sigle di appartenenza, e dalle lotte che fanno, hanno parlato di unità di classe- di sindacato
classista contro le logiche di tante sigle- di lotta contro razzismo/stato di polizia- di lotta per l’abbattimento di questo sistema- e qualcuno, ricordando quanto sta avvenendo nelle Asturie ha parlato “metaforicamente” di guerra popolare; altrettanto intervento positivo è stato quello di un vigile del fuoco che ha parlato del tipo di lavoro in cui li vorrebbero coinvolgere in Emilia (organo di controllo e repressione) a cui loro stanno dicendo no, rivendicando la dignità di lavoratori al fianco di altri lavoratori e la loro presenta era a testimonianza di
questo; infine vi è stato l'intervento della Rete Nazionale per la sicurezza di Milano che ha sostenuto due cose: 1) la battaglia per la sicurezza sul lavoro è una delle questioni principali nella lotta contro il governo che riguarda tutti al di la delle appartenenze; 2) l’invito ad aderire e partecipare al presidio al tribunale di Milano il 9 luglio quando si aprirà il processo per la strage all’Eureco di Paderno Dugnano.

di

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