Con queste parole d'ordine, a un mese dallo
scoppio alla Eureco- il 4dicembre 2010-, la rete nazionale per la sicurezza
sui luoghi di lavoro ha dato vita a una mobilitazione nazionale e a un
presidio a Paderno
Dugnano, per affermare la VERITÀ: non di incidenti, non di
morti bianche bisogna parlare, ma di morti annunciate, di omicidi commessi in
nome del profitto e del malaffare.Intorno alla Eureco abbiamo
assistito alla solita serie di affermazioni, ma anche di fatti, che tendono a
sminuire, a definire fatalità, fatti
non prevedibili, errore
umano.
Finalmente, a quasi due anni dallo scoppio e dalla morte di
quattro operai: SERGIO SCAPOLAN, HARUN ZEQIRI, SALVATORE CATALANO,
LEONARD SHEHU, e il ferimento di tre operai, il 9 luglio si terrà
l'udienza preliminare, presso il Tribunale di Milano, a carico di
Giovanni Merlino, il titolare della Eureco, società di smaltimento
rifiuti.Merlino è accusato di omicidio colposo, lesioni colpose
gravissime,
incendio colposo e stoccaggio, traffico e smaltimento illecito
di rifiuti pericolosi.
Facciamo appello a sostenere i familiari,
gli operai rimasti feriti nello scoppio partecipando ai presidi che la Rete
organizzerà davanti al tribunale, ma anche alle iniziative di informazione
sui fatti della
Eureco, aderendo alla Rete stessa. Perchè per la Eureco sia
come per la Thyssen, con le condanne esemplari che in quel processo si sono
avute.
La Rete è stata l'unica alternativa praticata al
sindacalismo confederale in generale complice e inefficace contro le
politiche di padroni e governo su questo terreno, tranne qualche rara
eccezione, la
Rete è stata ed è alternativa unitaria al vuoto lasciato
dall'attività ristretta e puramente episodica dei sindacati di base su
questi temi euna linea e una pratica e metodo contro il settarismo
autoreferenziale
con partiti, gruppi e organizzazioni che agitano questa
battaglia solo come autopropaganda non come battaglia generale per farla
avanzare nell'interesse dei lavoratori.
Ma le forze sono ancora
insufficienti, per questo c'è bisogno che le altre energie che si vogliono
veramente impegnare nella lotta contro le morti sul lavoro si uniscano nella
Rete per sviluppare quel movimento
operaio, popolare, sociale, politico e
culturale necessario per incidere in questa battaglia, nel quadro della lotta
per una rivoluzione politica e sociale che affermi la vita degli operai sul
profitto dei padroni e
del sistema del capitale.
Per aderire,
organizzare, proporre iniziative: retesicurezzamilano@gmail.com
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