Si terrà oggi un'altra udienza per lo stupro di gruppo di Montalto. Sappiamo bene qual è stato il clima che, sin dal primo giorno dopo la denuncia dello stupro di gruppo il 31 marzo del 2007 di Marinella, allora quindicenne, ha visto quasi un intero paese schierarsi pubblicamente al fianco
dei “bravi ragazzi” “accusati ingiustamente” “se l'è voluta pure lei”, dopo la gogna a cui è stata sottoposta, il sindaco che aveva offerto dei soldi-40.000 euro di soldi pubblici- per la difesa degli otto “bravi ragazzi”, tra i quali un suo nipote, affidati in un primo momento alla messa in
prova; gli avvocati, da parte loro, hanno tentato in tutti i modi di far slittare il processo, compreso
il ricorso al legittimo impedimento, i tempi del processo si sono, quindi, prolungati.
“Stupro di Montalto, per i testimoni non fu violenza, così i titoli di alcuni giornali locali, all'indomani dell'udienza del 30 maggio.
«Nessuno dei testi ha parlato di violenza – ha riferito l’avvocato Giorgio Bernardi,difensore di uno degli imputati -. Il quadro di abusi che sembrava emergere inizialmente non è stato quindi confermato. Per lo meno non dall’udienza e dalle deposizioni di oggi».
Organizziamo iniziative di solidarietà visibili, al fianco di Marinella.
Sappiamo bene come l'iniziativa a Montalto il 29 novembre 2009, seppure in poche, abbia contribuito a contrastare l'humus maschilista, le istituzioni che la legittimano, la criminalizzazione di Marinella. Sappiamo bene come questo clima non sia mai venuto del tutto meno e, probabilmente, le dichiarazioni sui giornali ne sono parte.
Il processo, che si tiene a porte chiuse, dopo la prossima udienza del 18 giugno, con la deposizione dei testimoni, sarà probabilmente seguita dall'ultima, conclusiva udienza.
Al fianco di Marinella, sempre!
movimento femminista proletario rivoluzionario
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