giovedì 21 giugno 2012

pc 21 giugno - ancora un suicidio operaio per colpa dei padroni assassini e dello scaricamento della crisi sui proletari

 A Pavia l'azienda non paga la cassa integrazione, e paolo vecchia operaio 31enne si è impiccato alla trave del soffitto della sua casa di Montebello della Battaglia
Era un operaio rimasto senza lavoro dopo il fallimento dell'azienda in cui era assunto, la Brasilia di Retorbido. La ditta, specializzata nella produzione di macchine per caffè, è stata dichiarata insolvente dal Tribunale di Milano. Paolo Vecchia, che viveva con la madre, non ha lasciato uno scritto per motivare il suo
tragico gesto, ma le preoccupazioni per il suo futuro dopo la perdita del lavoro hanno inciso nella sua tragica
scelta. Da 8 mesi era in cassa integrazione e nonostante gli accordi l'azienda non pagava il trattamento Inps di cassa integrazione, che corrisponde all'incirca a 800 euro al mese.«Abbiamo
fatto di tutto per convincere l'imprenditore a pagare, da fine 2011 lo abbiamo sollecitato in vari modi, con scioperi, presidi e articoli sulla stampa locale», ha dichiarato Renzo Scinaldi, segretario Fiom-
Cgil di Voghera Oltrepò, precisando che «l'abbiamo fatto chiamare dalla Prefettura e dalla Provincia e a metà marzo abbiamo fatto un incontro durante il quale lui ha firmato una lettera in cui si impegnava a
pagare gli stipendi: ma la promessa di rispettare quanto previsto dagli accordi sindacali è rimasta carta straccia, e i soldi ai lavoratori non sono mai arrivati».

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