domenica 11 dicembre 2011
pc 11 dicembre - no tav e governo Monti solo affari e repressione
Il ministro Passera, pezzo forte dei banchieri nel governo Monti, messo a fare il ministro per lo sviluppo economico in spregio a conflitti di interesse o, come dice qualcuno, al pari di una “la volpe a guardia del pollaio”, il giorno dopo la manifestazione NO Tav, come se niente fosse dichiara: “Sulla Torino-Lione sarà rispettato il crono programma, l'opera deve andare avanti, ma è anche un capitolo da cui imparare per gestire casi simili”. Cioè, questi ministri “sobriamente” confermano e vogliono attuare in guanti bianchi ciò che i signori dell'affarismo e della speculazione e i loro rappresentanti anche politici dicono con una certa sguaiatezza. Cerutti, il presidente della Staf – società che gestisce l'autostrada Torino-Bardonecchia – dice: “basta blocchi o gli operai finiranno in cassintegrazione... denunceremo i vandali... si dovranno valutare anche i danni di immagine che abbiamo subito”. E' inutile poi citare le dichiarazioni di Fassino ultrà della Tav.
Bene, il movimento l'8 dicembre ha dimostrato di essere vivo e vegeto in tutte le sue componenti sul territorio. Serve il massimo sostegno e una mobilitazione nazionale proprio perchè si tratta di uno dei punti chiari e netti di scontro tra il governo, i partiti PdL, PD che lo sostengono e l'opposizione e gli interessi delle popolazioni di Val Susa, come oggettivi rappresentanti delle popolazioni di tutta Italia.
proletari comunisti-PCm Italia
11 dicembre 2011
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